Nei disegni successivi i segmenti si avvicinano al rombo fino ad attaccarvisi. In forma di rombo, è il cefalòpodo, primo disegno del bambino dopo il cerchio e il sole, che ritorna. Ora però il cerchio ha subito delle pressioni. Ma grazie a una robusta struttura psichica, Vera, che ha evidentemente attraversato e vissuto bene il suo luogo della fobia, e di questo testimonia il suo improvviso silenzio nel luogo dell'analisi, per lei cioè è esistita, ha avuto luogo, la "prima rappresentazione esterna dell'apparato psichico", Vera è anche in grado di inquadrare il rombo, di usare una tecnica che la latenza, l'arco tra i cinque e i dodici-tredici anni circa, l'arco tra i "due culmini della sessualità", tra l'apparire di quella paterna e la propria, tra il ''luogo della fobia'' e il momento drammatico dell'adolescenza, non ha cancellato. Inoltre Vera conosce che esiste una direzione, subito impressa dai tre segmenti, che non è quella segnata dalle "potenze psichiche", di adattamento, di incanalamento, di rallentamento dell'enfasi, (pudore, vergogna, rispetto, compassione), ma una direzione, al contrario, che spinge di nuovo al movimento, al mettersi in cammino, !'"andare bene'' a scuola, ora avrà un soggetto con una gran testa, non solo più in grado di escogitare trucchi per sopravvivere, ma di ripristinare l'indipendenza autonoma del cefalòpodo, passata attraverso una teoria della forma e della figurazione. Dal disegno, ora Vera passa alla costruzione. Con le costruzioni conferma la teoria dell'analista sull'uso del luogo della fobia, e forma dei recinti a rombo, e poi dalle "piante" passa agli alberi, le piante viventi e tridimensionali. Nell'ultima costruzione sono gli alberi stessi che vengono disposti a rombo e, al centro, Vera mette un cavallo. La bocca a rombo di Klee mi ritorna anche attraverso l'analisi di Dora. Dora ha 12 anni ed è in analisi da tre, ha uno scarso rendimento scolastico. È figlia di un dentista. Per un lungo periodo, un anno intero, si rifiuta di di49
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==