Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

forma della sensazione collega l'uno all'altro, definendo la maniera nella quale l'emozione investe l'immagine dell'oggetto. Ora, è per la loro forma che le sensazioni si attirano e si fondono dentro all'atmosfera: se la sensazione del mattino entra nella stessa linea melodica di quella della primavera e della speranza, è senza dubbio perché la sua forma si associa (per induzione, per contagio) a quelle della primavera e della speranza. Questa forma - che definisce il modo di dilatazione del flusso d'affettività sulla rappresentazione secondo dei ritmi, delle intensità, uno spazio-tempo proprio alla sensazione - dovrà essere sufficientemente astratta affinché si possa produrre l'associaziOne-contagio con altre forme di altre sensazioni eterogenee (diciamo: qualitativamente «intraducibili»). L'astrazione della forma della sensazione è realizzata dalla coscienza contemporaneamente al formarsi dello spazio dell'atmosfera. Ricordiamo: la coscienza della sensazione le dà un valore estetico; se prendo coscienza del tramonto del sole come sensazione, io trasformo quella sensazione, apro il suo orizzonte, suscito un'atmosfera, uno spazio pronto non soltanto ad accogliere ma ad attirare una molteplicità di altre sensazioni. Come fa l'applicarsi della coscienza alla sensazione a dispiegare lo spazio del contagio? La coscienza, in Pessoa, agisce sulla sensazione come una specie di setaccio. È un dispositivo astrattore del sensibile. Quando applico la coscienza alla sensazione del dolore, quando ne prendo coscienza, la sensazione è filtrata, setacciata. Tra me e la mia sensazione si stabilisce una distanza nella quale l'aspetto soggettivo-emotivo subisce un'astrazione: poiché il dolore non agisce più direttamente su di me, in quanto si proietta ormai su un'altra coscienza (che è la mia, ma separata: il mio dolore di cui ho coscienza) essa non ne conserva che certi elementi non immediatamente qualitativi - per l'esattezza il ritmo o la direzione dell'intensità. Aver coscienza del dolore vuol dire dare un altro sog168

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