Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

Il trauma riscopre la verginità del mondo «Ora, in vestaglia, andrò a camminare nei campi.» <<Sedemmo al sole. Faceva molto caldo. Mele rosse sugli alberi. Non si sentiva un rumore. La presenza di Angelica e B. produceva una vaga tensione.» «Sono d'accordo sul mimetizzare, ma solo da premesse artistiche.» Lo stile è risvegliato dal trauma. Non esiste stile se non risvegliato dal trauma. Ma niente dolore o fatica. Piuttosto incanto, vividezza, colori. Colori che rivelano un dramma, sole, rosso. Ma questodramma è la luce della creazionegeneraz10ne. Lo choc trasforma il mondo in un'opera d'arte di cui il soggetto è insieme artefice e fruitore. E i bagliori della guerra lo rappresentano. La realtà stessa del trauma è rappresentazione. Per questo i sensi si acuiscono e ciò che appanna nella nevrosi il rapporto alle cose si spanna di colpo. La bomba non rompe nemmeno i vetri della finestra di casa perché il trauma è già passato dalla porta aperta del godimento del padre. L'artista lo sa. La lettera lasciata a Leonard prima del suicidio ci direbbe che non la paura di questa "scienza", ma il timore di una cura estranea all'arte, le cure amorevoli del marito 183

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