Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 71 - autunno 1991

aspettavo le macchine degli innamorati. Le luci [si spegnevano, giacevano insieme, chiglia a chiglia, là dove il cimitero digrada sul paese... La mia mente non è a posto. La radio di un auto bela, «O Amore, spensierato Amore...» Odo il mio spirito maligno singhiozzare in ogni goccia [di sangue, come se la mia mano fosse alla sua gola... Io stesso son l'inferno, nessuno è qui - solo le puzzole, che cercano al lume di luna un boccone da mangiare. Marciano sulle loro zampe per Via Grande: strisce bianche, fuoco rosso degli occhi accesi [dalla luna sotto la guglia gessosa e cristallina della Chiesa Trinitariana. Sto in piedi in cima ai gradini del retrocasa e respiro l'aria fragrante - una puzzola con la sua fila di piccoli rigoverna il [secchio dei rifiuti. Infila il muso a punta in una tazza di panna acida, abbassa la coda da struzzo, e non s'impaurisce. [Robert Lowell] Sergio Pinzi 41

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