Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 70 - estate 1991

di tutto il testo. A opera compiuta, quando un giovane perbene ha soppiantato un musicista, ha sostituito l'analista, ha tradito l'amico, ma ciò che palesemente organizza sono cose serie come convegni di psicoanalisi e i suoi giochi sono innocenti come quelli dei bambini, a opera compiuta è possibile rileggere la trama che ora appare delittuosa. Se le vittime delle 120 giornate di Sodoma sono contabili e appaiono tutte nelle somme finali, il numero di vittime che il vero perverso lascia sulla sua strada sono incalcolabili e ignote. Il fatto che sia una nota fuori testo a rivelarci la nota falsa della trama perfetta ha uria rispondenza con quanto avviene in analisi. Spesso è un fatto della realtà che viene a inserirsi e a spezzare quasi il discorso analitico, a rivelare all'analista quanto il disagio di un discorso che scivola sulle associazioni già gli segnala: una morte, che è quasi un omicidio, un atto violento, mascherato da giustizia, qualcosa che però succede a lato, a un conoscente, a un familiare, e che tuttavia ha con il soggetto in analisi un rapporto ormai inequivocabile. Così la figura vuota del perverso che non ha nulla di proprio, perché niente di proprio viene messo in gioco, si riempie della vita, della morte, del destino di altri. Il perverso non ha altra storia che quella delle sue vittime. Tuttavia la sola vittima che egli presenta in analisi, quella che lui mima, se stesso, scimmia su cui invita a piangere tutte le lacrime, ci dice come nasce un perverso. La scelta della perversione avviene al posto del luogo della fobia, quel «luogo» che ho così chiamato perché il bambino all'età di circa quattro anni risponde con il tracciato di una mappa abitata da un animale e tagliata da una barriera, all'angoscia che gli suscita il primo rapportarsi alla sessualità del padre e alle questioni sull'origine. Il luogo della fobia è così un primissimo piano di difesa, e in questo senso se lì vi si struttura il soggetto e vi nasce il pensiero, un pensiero alto, nientemeno che, a quattro 7

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