Il piccolo Hans - anno XVII - n. 69 - primavera 1991

Malebar ha inventato un nuovo numero: sembra trattenere con due cinghie fermate ai polsi due potenti destrieri che corrono, frustati da Nanon, in direzioni opposte. In realtà, un meccanismo azionato da una leva costringe i cavalli a rimanere sul posto. Il movimento è solo apparente. Alonzo sposta quella leva e le braccia di Malebar stanno per essere staccate dal corpo, quando Nanon si precipita dinanzi al cavallo impennato, nel tentativo di fermarlo. Alonzo si sostituisce a lei, sotto le zampe di quel cavallo che si abbassano a schiacciarlo. Al «corpo posizionato»manca anche il fossato napoleonico a dividerlo dall'animale di un luogo della fobia privo del distacco segnato dal romanzo storico. La perdita degli arti ha avuto qui il fine di occultare la deformazione, il doppio pollice di Alorìzo, e la mutilazione non è stata rivolta all'esibizionismo, ma alla accettazione della «notte di nozze». Il padre realmente ucciso da Alonzo è sostituito dalla figura possente del padre che ritorna, il Magnifico, le cui braccia possono tendersi verso la donna che si fa sua proprietà, ed è la stessa figura dalle zampe protese del magnifico destriero impennato che caia su Alonzo. La coincidenza uomo-animale, che abbiamo visto irrigidire il luogo della fobia nell'identificazione padrecavallo, manca dello scarto che fa della psiche umana il deposito dei tratti di animali morti, dello spostamento che sottolineava l'erotismo locomotorio di L., in bicicletta con la gallina, e le permetteva più tardi di rinunciare alla difesa occultatrice delle gambe. La distruzione di animali vivi e di piante ha sostituito in epoca moderna, la funzione dei nani accanto al sovrano. Il sovrano, unico tra gli uomini a non poter godere di un romanzo familiare, giacché la sua stessa esistenza di79

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