Il piccolo Hans - anno XVII - n. 69 - primavera 1991

Che cosa è un romanzo storico? Il 30 settembre 1934 Freud, vecchio e vicino ormai alla morte, comunica per lettera a Zweig di aver scritto un romanzo storico. Un romanzo in cui la parola «certezza» si accompagna a un «se»: «se visse realmente», «anche se non si è raggiunta a questo scopo una definitiva certezza»; e la parola «dubbio» si coniuga a un «senza»: «Il padre diMosè senza dubbio...». Ecco l'assunto nella seconda pagina del romanzo. Il «senza dubbio» riguardo all'essere esistito di Mosè giunge con il padre, Mosè è esistito realmente nella modalità in cui è stato figlio, ed è una modalità che cancella il dubbio ma insieme insidia la certezza. Questo è un romanzo storico. Un romanzo era già stato raccontato ampiamente da Freud sotto il titolo di «Romanzo familiare dei nevrotici», ma, interamente fondato sulle loro fantasie, non poteva pertanto fregiarsi dell'aggettivo di storico, che si apriva un varco solo in una riga, nella seconda pagina del saggio ideato da Freud tra il mese di gennaio e il mese di giugno del 1908, proprio accanto all'altro varco, quello nella barriera del Dazio nel saggio parallelo dello stesso periodo del 1908 dedicato all'analisi del piccoloHans: un var49

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