Il piccolo Hans - anno XVII - n. 67 - autunno 1990

Lo statuto di un soggetto straniero « Vostra Signoria conosce la propria innocenza, ma il mondo è pettegolo, e molti uomini onesti hanno avuto la sfortuna di passare come padri di bambini che essi non avevano generato...» Il «padre del romanzo inglese», come Walter Scott definì Fielding, inizia il suo romanzo Tom Jones con la nascita di un trovatello e con alcune considerazioni sul bastardo. Apro così un nuovo capitolo del mio lavoro di cui «Il luogo della fobia e la figura dell'ebreo straniero» rappresenta il luogo di nascita e il soggetto. Se il soggetto nasce in quello che abbiamo chiamato in questi anni «il luogo della fobia», chi sono i suoi genitori? E se Fielding, dopo aver presentato la nascita di un trovatello, si trova a parlare di plagio, quale rapporto esiste tra le possibilità del soggetto che si struttura nel luogo della fobia e la creatività? Queste domande troveranno alcune risposte in uno dei prossimi numeri, ma già adesso, l'inquietante figura dell'«ebreo straniero» si affaccia a porci dei problemi sull'etica, sulla tecnica, sulla paternità e, infine, sull'arte. Allora è la stessa psicoanalisi che si sposta sul terreno dell'incerto (vedremo in seguito di che incerto si tratta) e si tro5

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