Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

Carteggio Freud-Zweig L'appello al padre sullo sfondo di una tragedia in un mondo per soli uomini È bene precisare subito che la tragedia è la nostra, e che il padre, che risponde all'appello, è un padre spogliato di ogni residua traccia di onnipotenza, che indefettibilmente indica al figlio i limiti invalicabili posti dalla realtà ai desideri e alle aspirazioni umane. Forse solo ora, che inizia a rimarginarsi la lacerazione, che, a partire da quella che è per noi la Prima Guerra Mondiale, lacerò la nostra patria, l'Europa, e con essa il mondo intero, che per la prima volta si fece allora aggettivo per qualificare una guerra, forse solo ora inizia a chiudersi un grande arco di tempo, singolarmente coincidente col secolo, nel cui cuore si situa lo scambio di lettere Freud-Zweig, che qui ci accingiamo ad esaminare. Quella guerra è per noi la «Prima», poiché ce n'è già stata una Seconda, e, quanto alla crescita esponenziale della distruzione, basti dire che della Terza è ben nota la battuta (attribuita ad Einstein) per cui l'unica cosa certa è che la Quarta si combatterà con le clave. 88

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