Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

Il segreto Quando Pierre Bonnard che trascurava di datare le lettere della sua corrispondenza segnava però sull'agenda il variare delle apparenze atmosferiche, nuvole, molto nuvoloso, tempo coperto, vento forte, sole, forse ripeteva quanto ebbe invece a dichiarare a proposito del disegno. Il disegno va dimenticato, e il colore, bianco, blu, viola diventano i bordi della vasca, e nel bianco straordinario di un interno bianco_ il fulvo di un gatto quasi invisibile porta in primo piano il calorifero retrostante. Quando è così difficile recuperare le forme del mondo, può allora apparirci il mondo delle forme. Lo spostamento che abbiamo in questi anni effettuato tra· il linguaggio dell'inconscio, preciso, mirato, ben definito attraverso la mezza verità, colto nei lapsus, composto nei malintesi, e le forme che piuttosto appartengono all'Es, che emergono senza parole nei cani pezzati dei sogni, ocelli di farfalle, mele gialle e rosse che rotolano su moquette a righe verdastre, ci ha introdotto alla scoperta di un trauma· alla base di alcune nevrosi e di qualche prossimità alla psicosi, che travolge la possibilità di disegnarsi delle silhouette dei due culmini della sessualità, e riporta dall'adolescenza in5

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