Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

pere non soltanto letto ma vissuto su se stessi. «Ho pensato a te moltissimo senza scriverti, poiché davvero, mio caro Flournoy, difficilmente esiste un essere umano con cui s__ento tanta simpatia di scopi e carattere, o con cui mi sento tanto "a casa" come con te. È come se fossimo dello stesso ceppo» (30 agosto 1896). E il ceppo era, per dirlo con una definizione intorno a cui James rifletté molto, quello delle sick souls: anime malate perché incapaci di distogliersi dal male che esiste nella vita, convinte che dolore e malattia ne costituiscano l'essenza, non interamente negativa e importuna giacché anzi possono giovare a penetrarne un significato profondo, più di quanto possano mai concepire individui dal temperamento opposto. Tali considerava gli healthy minded, abili a schivare il male, a vivere "semplicemente bene"; poco indulgenti soltanto verso il modo di essere delle sick souls, perché se ne sentono minacciati così come dall'ottimismo «indicibilmente cieco e superficiale» sono inappagate quelle, oppresse in spazi angusti, da atteggiamenti poco autentici. L'approccio del-tutto-va-bene è splendido finché funziona; ma alla minima incrinatura non regge. E se l'autore delle Varieties ofreligious experiences si proclamava osservatore imparziale fra i due temperamenti descritti, però era chiaro, a lui gli healthy minded non piacevano, benché li guardasse con una certa invidia. La loro positiva ottusità era un giocattolo inservibile per lui, e chi non riusciva ad accontentarsene (come suo padre, come l'amico Flournoy) doveva cercare altre strade, una specie di atletismo etico che non contando su nessuna garanzia si rivolgeva alla «volontà di credere», fondamento della filosofia di James. Così nelle piccole cose: lo sforzo di riprendere il lavoro, la quotidiana «artificiale disciplina» che è «la vita di un professore», o meglio «l'anormalità, se posso dir così - replicava Flournoy - delle speculazioni cerebrali». Ma ancor più davanti ai grandi misteri della vita, 148

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