Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

riusciva a sostenere il fiorire e lo sfiorire delle rose sulla propria terrazza ad abbandonare la casa senza nemmeno poter prendere in considerazione di togliervi le rose, per chiudersi tra le immutabili mura di un monastero, sollecita la contessa de Nangis, coprotagonista del romanzo epistolare "Il segreto" di una certaMadame de Duras che intorno al 1820 teneva un famoso salotto letterario a Parigi, a chiedere al cugino conte de Sancerre di dividere le terre che ad entrambi appartenevano sin dall'infanzia. È su questa richiesta, anzi sulla risposta affermativa a malincuore a questa richiesta che ha inizio il carteggio. "Non diremo dunque più le nostre terre in Piccardia". Tutte le lettere che seguono alluderanno a un segreto. Quello per cui il conte di Sancerre dopo aver rifiutato il matrimonio con l'attuale Madame de Nangis ora coniugata al conte de Nangis, sembrerebbe continuare ad amarla, benché, morto il conte, si ostini a negare di potersi unire a lei. Il segreto, taciuto sino alla fine, che segna la morte per suicidio del conte de Sancerrè, sembrerebbe quello dell'impotenza di lui. Di questo, segreto dell'epistolario, ora parla tutta Parigi e un amico della Duras, che non vuole pubblicare il manoscritto fatto circolare tra conoscenti in forma privata, riscrive il romanzo e lo pubblica esplicitandolo. Ma lo riscopre nuovamente Stendhal che, invaghitosi del soggetto e detestandone l'autrice, lo riscrive a sua volta intitolandolo Armance. Ora nella nuova scrittura il carteggio è cancellato, rimangono solo due lettere: quella di Stendhal stesso, beffarda e autogiustificativa di un plagio che simula finto, indirizzata all'autrice, e l'altra, unica, di Octave (l'Olivier de Sancerre di Madame de Duras) alla cugina, scritta col sangue e seguita da uno svenimento, che è poi il testamento con cui la rende erede di tutto: il segreto intorno al quale lo scambio di lettere si aggirava, è sepolto più profondamente, e il motivo dell'impotenza sembra tramutarsi in follia. Perché questo non awenga infatti, che il senso dell'impo13

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