Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

22 - (11.12.31) Caro signor e padre Freud 1932 23 - (7.1.32) Caro A.Z. 24 - (8.1.32) Carissimo e stimatissimo signor Freud 25 - (8.1.32) Caro signor Freud 26 - (29.1.32) Caro signor Zweig 27 - (16.2.32) Caro signor Freud 28 - (1.5.32) Caro e stimato 29 - (4.5.32) Caro signor e amico Freud 30 - ... ... 37 - ... L'elenco E2 riparte da 9 - (21.8.30) («Caro dottore») compreso e arriva a 29 - (4.5.32), la lettera di auguri di compleanno già nominata, che col suo «Caro signor e amico Freud» provocherà la risposta risolutrice di Freud «Caro maestro Amold» («Lieber Meister Amold»), di cui ci occuperemo ampiamente. Per ora torniamo ancora un attimo alle lettere 9 e 10. Nel dare del «Herr Doktor» a Zweig, c'era forse da parte di Freud anche una motivazione contingente. Infatti egli sta rispondendo alle congratulazioni di Zweig per il premio Goethe. «Caro dottore, delle molte congratulazioni giuntemi per il premio Goethe, nessuna mi ha toccato tanto quanto quella che Lei ha estorto ai suoi poveri occhi- quantunque di ciò nulla trapeli dalla sua grafia-...». Nella lettera di congratulazioni 8 - (18.8.30), per la prima volta Zweig scrive delle precarie condizioni dei suoi occhi. Nonostante l'età ancora giovanile (nel 1927, quando inizia il suo carteggio con Freud, A. Zweig ha 40 anni), egli è gravemente menomato a causa, pare, di disfunzioni circolatorie a livello della retina (12.12.37). Dalle sue lettere trapeleranno via via negli anni le sue difficoltà: per lunghi periodi non può leggere né scrivere a mano, detta i suoi lavori alla segretaria, e si fa spesso leggere da lei i libri che gli interessano. Tenterà varie terapie, avrà lievi miglioramenti e continui peggioramenti; morirà infine praticamente cieco. Freud, molto sensibile al tema della salute altrui, si mostrerà sempre affettuosamente interessato. 105

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==