Il piccolo Hans - anno XVI - n. 64 - inverno 1989-1990

perando di grand'euchre il ritrovamento del calice di Ardagh da parte di un altro heiligamente innocente e lidivagante mentre cercava con pii clamori di attirare le putetate di Tippera ra rirafuori dalla Nowa Sealandia a disporco della pezzaporpora del massacro, un duale duello decedere domani, goddammato e biggodone, sticki e stankin della maggior parte degli Jacobiscottanti. Il becco in questione era di Belinda dei Doran, più che quinquegintaria (Terzio premio con medaglia di semi alla Cheepalizzy's Han Exposition) e quello che stava razzolando nel momento in cui clokkavano le dodici pareva zogzagamente preciso a un foglio di carta da lettere di dimensioni abbastanza grandi proveniente via transcriptlantico da Boston (Mass.) dell'ultimo del primo alla cara che procedeva a menzionare Maggy bene & tuttincasa stanno bene solo che l'hatecaldo ha mandato a mele il lete il van Houtens e le elezioni del generale con la sua simpatica faccia da qualche gentiluomo nato con uno stupendo regalo di dolci nuziali per la caragrazie Chriesty e con il grandioso funferale del povero padre Michael non lo dimentico finché vivo & Maggy bene come stai Maggy & spero avere presto notizie bene & devo chiudere ora con tanti saluti affettuosi ai twoinnemelli con quattro crocioni per la tuttisola cala pola cava buca calapoli pipi esse dalla (le cavallette possano divorare tutto ma questo segno mai) tua affezionata tache di tee di estensione enorme. La macchia, e quell'una macchia di tè (qui, come al solito, l'eccessiva precauzione del capomastrimbroglio ha alienato la pagina) la caratterizzava al getto del momento come autentica vestigia di antica poesieramica pastaorale irlandese di quel genere lydiorile e languishente conosciuto come uno spingimi-sopra-la-seppia. Be' allora come? Bene, quasi qualunque fotoista che valga le sue chemicaglie risponderà debitamente a chiunque gli faccia la scabrosa domanda che se capita che il negativo di un ca95

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