Il piccolo Hans - anno XVI - n. 61 - primavera 1989

Dal restauro medicale alla ri-creazione psicoanalitica Devo premettere, perché non si pensi che quanto dirò sia espressione d'interessi corporativi o d'una visione settoriale, di essere medico e neuropsichiatra... vorrei dire consumato, nel senso che questa mia specifica esperienza si è effettivamente consumata nove anni or sono con la cessazione di un trentennio di prestazioni ospedaliere. Comincerò poi col rammentare come la psicoanalisi sia nata dall'esperienza clinica di un medico, per la verità titubante nella sua vocazione e nella scelta professionale, ma poi fermamente impegnato nella ricerca neuropatologica, dalla quale venne distolto più per considerazioni di ordine familiare ed economico che per una spontanea esigenza personale. È ben noto come quel medico, Sigmund Freud, s'indirizzasse, sia pur sempre non per libera scelta, verso il trattamento di particolari patologie nevrotiche, prevalentemente isteriche o presunte tali, e con esse impiegasse all'inizio una tecnica terapeutica ipnotica appresa, per caso, in Francia éllla scuola d'illustri medici. Da quella tecnica medica, invero, ciò che poi chiamò psicoanalisi andò in seguito sempre più nettamente distinguendosi fino a poterle essere, per procedure e scopi, assolutamente contrapposta; conservando tuttavia, di quella lontana ascendenza, alcune stimmate, nel suggestivo 47

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