Il piccolo Hans - anno XIV - n. 53 - primavera 1987

Combinatoria e negativo. Accezioni dell' «euresi» questo ignorare, che pullula dal sapere, questa curiosità che nasce dalla scoperta, come è l'effetto naturale della nostra limitazione, è anche il mezzo per cui arriviamo a riconoscere quell'unità che· non possiamo abbracciare. A. Manzani, Dell'invenzione L'onomaturgia di Gadda, gli «spasmi» del suo linguaggio, si ripercuotono anche su quella parola tematica che funge da vero e proprio nucleo epistemologico della Meditazione milanese: l'«euresi». La molteplicità di accezioni che grava su questo grecismo, le cui occorrenze sono copiose nel testo, si evince già dalle numerose (e spesso non congruenti) espressioni di equivalenza cui viene di volta in volta associato; come se corrispondesse a qualcosa di per sé non evidente, non esprimibile che nel cimento di una relazione, o addirittura non esauribile con le risorse del linguaggio. Il che peraltro non esclude che, anche in altri contesti, Gadda se ne serva con la disinvoltura di chi non ritiene necessarie glosse o postille, quasi che il termine fosse di uso corrente. Senza dimenticare che la Meditazione è frammento e «mnemosynum» di un più vasto dossier filosofico, che attende ancora la pubblicazione completa del materiale inedito', un primo sondaggio sul corpo dell'«euresi» non si avvarrà di sofisticati strumenti testuali, né aspirerà a fornire un contributo genealogico sul pensiero di Gadda (deformante nelle fiÙazioni e reticente nelle «delazioni»), ma varrà come una provocazione filosofica. 117

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==