Il piccolo Hans - anno XIII - n. 51/52 - lug./dic. 1986

ke-black pointèd nail-head» o «richly-branched tree-like-pieces», ecc.). Nella direzione di massima agilità testuale si inserisce anche la scelta di un· apparato di note ridotto al minimo,. soprattutto luogo di postille biografiche e macrotestuali. Si è cercato invece di rendere evidente il travaglio e la complessità lessicale proprio di questa scrittura: per cui il lettore troverà termini specialj.stici, singolari, dialettali, obsoleti - funzionali al recupero archeologico, al gioco del derivato e del composto. Abbiamo preferito lasciare intradotti alcuni termini oggetto di rifless:i9ne «filologica» (riportati in corsivo), oltre che quei termini di invenzione teorica - scaping, inscape, instress - per la cui analisi si rimanda al saggio critico già citato. I testi originali sonu tutti contenuti m: The J oumals and Papers of G.M. Hopkins (second edition revised and enlarged), edited by Humphry House and completed by Graham Storey, Oxford University Press, 1959 (1937). Di questo testo e della antologia Penguin curata da W.H. Gardner (G.M. Hopkins. Poems and Prose, 1963) si sono utilizzati i ricchissimi apparati di note, in traduzione o in nota alla traduzione. La selezione proposta rispetta :l'ordine cronologico, già mantenuto dal curatore inglese, coerentemente con una prospettiva di analisi dell'evoluzione. delle linee teoriche ed estetiche della poetica in oggetto. R.B. 67

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