Il piccolo Hans - anno XIII - n. 51/52 - lug./dic. 1986

«dark at first reading» in quanto imprevedibile ed inconcepibile come atto linguistico unificato, eppure assolutamente efficace, «pregnant to the truth» nel saturare quella referenza densa e complessa sinora soltanto designata come inscape. Leggiamo infatti nell'Oxford Dictionary: WIND /waind/, vi, vt (pt, pp. WOUND). 1. go, (cause to) move, in a curving, spiral or twisting manner. (ex...); 2. twist into a ball, or round; 3. fold or wrap closely; embrace; 4. turn, raise by turning; BE WOUND UP(TO). be (emotionally) excited, come or bring to an and. WIND, n, single turn in winding string, winding up a clock. La ricerca minuziosa e st_ruggente della prec1s10ne e dell'espressività «esplosiva», sfrondate dai tratti e dalle ombre fluttuanti che invadono il campo visivo e discorsivo simili a moscerini che disturbano la percezione ed offuscano il quadro, cerca di redimere l'oggetto dalla opacità del convenzionale «già detto», ne rivela più distintamente il taglio e la grana. L'oggetto di Hopkins brilla, quasi abbaglia nella sua precisione, esso stesso «lantern», campo luminoso; ma la sua rappresentazione non sembra giovarne, continua ad essere incerta, addirittura «odd», .ai limiti della leggibilità quanto più l'intervento del poeta riaccende attorno agli oggetti la storia della contradditoria verbale («in the end something must be sacrificed... and this may be the being at once intelligible»). L'oggetto continua, ineffabile, a sottrarsi a chi lo voglia afferrare fermamente pur da nuove, imprevedibili prospettive: poiché la lampada, è detto, non è mai fissa, «passing further and fur�her... truly and properly described as winding», mentre la realtà, e con essa il soggetto che la insegue, sprofonda nel gioco dell'alone, «lost in a perplexity of shadow». Esattamente quarant'anni dopo, in un famoso scritto del 1919, Virginia Woolf avrebbe illustrato con parole in54

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