Il piccolo Hans - anno XIII - n. 51/52 - lug./dic. 1986

Strategie per Kafka 1. Premessa Distinguere è un atto sempre incerto· e provvisorio nell'universo di Kafka. Perché saper distinguere implica separare un oggetto da un altro (o da uno sfondo), circoscriverlo con operazioni non reversibili o, perlomeno, dotate di una relativa stabilità, di una durata accettabile. Significa trasformare il continuo in discreto, segmentare e nominare. Ma, in Kafka, ogni cosa pare destinata a confondersi, a capovolgersi o a smentirsi. Come il nome di Sortini, il funzionario del Castello esperto nella difesa contro gli incendi: la sua identità è dapprima definita dal nome e dalla funzione, poi da una breve apparizione in pubblico, da un sussulto e da un gesto nei confronti di Amalia; infine da una lettera, volgare e infame, che condurrà a un rifiuto e a una punizione di cui sono esecutori coloro che la ipotizzano e la temono. A questo punto, con la stessa inspiegabile arbitrarietà con cui era emerso dalle tenebre, Sortini torna a celarsi dentro çli esse. Egli perviene letteralmente a scomparire, tanto che neppure riesce a mantenere un rapporto denotativo con la persona. «A dire il vero, di lui si sa soltanto che il suo nome rassomiglia a quello di Sordini. Senza questa rassomiglianza di nomi, forse di lui nessuno saprebbe nulla. Anche come esperto in fatto di incendi probabilmente 143

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