Il piccolo Hans - anno XI - n. 43/44 - lug./dic. 1984

fonda. Queste donne non sono « imitatrici di uomm1 », perché ciò non accenderebbe la fantasia della gente, ma, contrariamente alla loro voce profonda, sono femminili, attraenti, sexy. Tale era per es. durante la seconda guerra mondiale una giovane attrice cinematografica ungherese che deve la sua importanza non tanto alle sue doti di attrice, quanto all'essere stata oggetto di molte fantasie: la si immaginava come una spia tedesca, un'eroina dell'opposizione di sinistra, una demoniaca seduttrice di uomini, che li spinge poi al suicidio, ma allo stesso tempo omosessuale. Tutto quello che si immaginò intorno alla vita di questa attrice fu impersonato anche da Marlene Dietrich nei suoi film. La nostalgia per questo tipo di donna demoniaca dalla voce profonda di tanto in tanto ritorna. Nel 1980 in Ungheria è stata lanciata sul mercato, con un ottimo senso degli affari, una scelta delle canzoni più note di questa attrice, in centinaia di migliaia di esemplari: sulla scia di questo disco un'ondata di nostalgia si è impadronita del paese. Sociologi, psicologi, critici cinematografici hanno cominciato a rianalizzare i segreti del suo successo, successo che ha coinvolto anche le generazioni più giovani *. Dunque la mascolinità imitata attraverso la voce nel canto, secondo la mia interpretazione, fa sorgere la speranza della fantasia della donna fallica. « Eppure esiste... », ci dice la cantante con la sua voce suadente e, attraverso la magia del mondo dei suoni, ci presenta come per incanto la fantasia di desiderio, ugualmente irraggiungibile sia per gli uomini che per le donne, * Il nome di questa attrice ungherese, Katalin Karady, è evidentemente sconosciuto a un pubblico italiano, ma posso citare una cantante odierna di fama mondiale, Amanda Lear, attorno alla quale proprio in questi anni è sorto uno scandalo giornalistico sul fatto se non si trattasse di un maschio mascherato da donna. L'opinione pubblica ha richiesto l'esame ginecologico della cantante dalla voce profonda; poi che la cantante si presentasse al pubblico esibendo il seno. 94

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