Il piccolo Hans - anno XI - n. 43/44 - lug./dic. 1984

Al contrario, quanto più primitivo· è il tipo di soddisfacimento, a cui mira la pulsione (esibizione, voyeurismo, sadismo), tanto meno esige una cooperazione. Il perverso non ha bisogno di un'identificazione genitale, considera soltanto il proprio desiderio, la propria avidità e che il partner sia presente quando e come ne ha bisogno lui. Il raggiungimento della realtà erotica è dunque collegato a un amore oggettuale ben sviluppato, mentre il perverso rimane al livello dell'amore oggettuale arcaico. La conclusione di Hermann conduce a una via diversa. Secondo· lui nella deformazione del senso di realtà erotico si deforma la fantasia della nostalgia di tornare nell'utero materno, cambiando oggetto e scopo. In queste deformazioni si risuscita il fattore regressivo, narcisistico. Secondo Hermann attraverso Torientamento acustico è la mus, iica che si addke a diventare la forza motrice di questa regressione. Fra il narcisismo e la musica getta un ponte Zsigmond Pfeifer. (Anche Pfeifer è un analista ungherese, allievo di Ferenczi). Secondo Pfeifer (1923) le radici biologiche della musica servono quali punti di partenza per l'esame psicoanalitico. Il canto (per es. durante l'accoppiamento fra gli uccelli) è un deflusso della libido che si fa valere attraverso gli spostamenti della libido d'organo. In qualunque organo può esistere una stasi della libido come dimostrò Ferenczi (1919) per le patonevrosi. Secondo Pfeifer il grado psicologico dell'espressione musicale è il piacere narcisistico provocato dal piacere d'organo. Ciò può essere appoggiato dal fatto che la musica può esprimere più adeguatamente gli stati narcisistici dell'Io mentre l'orientamento verso un oggetto lo può fare soltanto con l'identificazione narcisistica. Inoltre la musica assomiglia all'animismo descritto da R6heim (1921). Nell'animazione e nel canto il ruolo più importante è quello dell'aria (animo, respiro): Orfeo per es. risuscita Euri88

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