Il piccolo Hans - anno XI - n. 43/44 - lug./dic. 1984

seconda dello sviluppo delle ghiandole genitali può essere determinante nella formazione dell'identificazione sessualè. (v. Ferenczi, (1915)). Hermann dimostra inoltre il significato dello strumento musicale quale simbolo sessuale, il cui carattere eccitante è ancora aumentato dai suoni da esso prodotti. Basandosi su queste osservazioni l'ipotesi di Hermann sulla perversione è che il mondo dei suoni, disturbando il senso erotico di realtà, ricaccia il soddisfacimento genitale in direzione regressiva e risuscita l'esperienza sessuale infantile connesso con i suoni (la musica). Il suo saggio in italiano (1980) continua questa linea di pensiero. Se il predominio dell'orientamento acustico spinge la sessualità verso l'irrealtà, sotto la guida della visualità può di nuovo prendere il sopravvento la realtà. Questa funzione autoregolatrice può operare nei casi in cui l'interesse per la musica e quello per la pittura si alternino temporaneamente e le perversioni restano al livello della fantasia (per es. nel caso dell'Uomo dei lupi). Vorrei illustrare quanto detto sopra, con alcuni esempi da me osservati. Un bambino di 5 anni dimostra un interesse eccessivo per sµo padre. Il padre stesso racconta di sentirsi disturbato quando suo figlio si stringe a lui, sentendo come erotico il suo approccio. Anche nel padre c'è dell'omosessualità latente, almeno così mi sembra da quanto ha narrato della sua vita. Il padre menziona l'interesse per la musica che risale a più generazioni nella sua famiglia. Il bambino è di frequente rauco. Sua madre si lamenta che il bambino canta quasi a squarciagola. Lei non è capace di calmare l'eccitazione sessuale e aggressiva del figlio. Il bambino racconta che un altro bambino strilla sempre all'asilo e la maestra ha detto che gli si romperanno le corde vocali. L'angoscia di castrazione proiettata sulle corde vocali, l'eccitazione 81

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