Il piccolo Hans - anno XI - n. 43/44 - lug./dic. 1984

cosa di vivo, diventa un bambino. È a questo punto che la perversione oscilla nella psicosi. Ciò che è importante per il perverso è il mantenere l'inanimato sull'animato. Le ossa all'esterno, come direbbe il Cellini. Il fobico ha bisogno della Ninfa. Questa è invece l'animato sull'inanimato. E vediamo che gli elementi che usa il fobico sono i medesimi che userà il perverso, gli accessori agitati dal vento sono quanto di inanimato appare sul corpo umano: le vesti, i capelli. Diverranno i feticci del perverso. Sono i mezzi con cui il fobico cautamente può avere rapporti non rischiosi con l'animato. Tuttavia con il partner si stabilisce una curiosa oscillazione. Mentre infatti può esserci una follia a due, e anzi la follia è essenzialmente a due, in mancanza di un altro partner, con lo stesso psichiatra, la fobia è solitaria. E allora vediamo come il partner dell'altro fobico non possa essere un fobico e nel caso che fosse un fobico, vi ricordo qui il caso di cui Virginia Pinzi Ghisi ha parlato in Niente cani (era la storia di un ragazzo fobico nel suo rapporto con la madre), ecco che avviene un'oscillazione nella fobia che assume per un tratto i connotati ,della perversione. Nel gioco degli animaletti :affidati alla madre e uodsi in Niente cani, il ragazzo fobico con la madre, pure fobica, diventava perverso. Quello che contraddistingue la funzione della ninfa nella fobia è di essere collocata in un quadro. La Gradiva non s'identifica con la fanciulla che si incontra a Pompei, ma appartiene a una composizione e tuttavia in questa composizione, e anche qui diversamente dalla Gradiva che si anima nel suo contesto, nel contesto che le è adatto, in questa composizione la ninfa rappresenta un elemento estraneo. Ricordiamo l'affresco del Ghirlandaio studiato da Warburg che · rappresenta 45

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