Il piccolo Hans - anno XI - n. 43/44 - lug./dic. 1984

durante il proprio lavoro 1 • Esaminando questi comportamenti riteniamo di poter dire che essi mirano a una lieve accentuazione libidica di quegli organi, e parallelamente di quei complessi che esercitano un ruolo-guida nella produzione artistica. Anche in questo caso possiamo dunque parlare di simultaneità della pulsione primaria e della produzione secondaria e sublimata. Non siamo ancora in grado di stabilire una legge universale, ma possiamo già parlare di una regola di sincronicità nella produzione sublimata. Il sincronismo cui mi riferisco è una contemporaneità, nel senso di presenza psichica e non di tempo fisico, che esige simultaneità fra l'impulso iniziale e il risultato finale, fra ciò che si pone come fondamento e ciò che viene conseguito, fra la pulsione primaria e la produzione secondaria e spiritualmente sublimata. L'evolversi di un qualunque talento deve osservare questa regola 2 • Forse non ho detto molto con questa regola: ma, talvolta, rendere esplicito ciò che è ovvio, è cosa doverosa. NOTE 1 Per esempio il _bere a piccoli sorsi mentre si scrive, il richiamare alla mente sentimenti spiacevoli con bagni freddi dei piedi o con odori forti, tipico dei poeti. In Schiller l'odore di frutta marcia è in stretta relazione al suo forte complesso di morte. 165

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