Il piccolo Hans - anno XI - n. 43/44 - lug./dic. 1984

di carattere esterno, che la censura interna. I divieti e il loro contenuto possono venire allentati, ma il nevrotico reagisce incrementando i propri sintomi. Ed è questa la ragione per cui non può godere della domenica: diviene ansioso, inibito, teso, il suo stato d'animo si fa cupo. Né tutto ciò, ovviamente, è legato solo alla domenica. Ferenczi individuò un'ansia dovuta al mangiare il pesce dietro il vomito del venerdì di un bambino ebreo religioso: la motivazione che egli trovò fu la repressione sessuale (il venerdì sera costituisce la vacanza in cui ci si dedica al rapporto e al piacere sessuale). Possiamo gettar luce sul nostro tema essenziale mediante le righe che Ferenczi scrisse per il settantesimo compleanno di Freud, il 6 maggio 1926. « Perlomeno per me, prima di Freud, la professione del neurologo era un'attività interessante avente per oggetto i filamenti nervosi, ma, a parte questo, un lavoro più da attore che da scienziato, una continua manifestazione d'ipocrita cortesia e d'ipocrita e recitato sapere di fronte a centinaia di nevrotici dei cui sintomi non capivamo assolutamente niente. Ci si vergogna - io perlomeno mi vergognavo - di farsi anche retribuire per queste nostre prestazioni. Neppure oggi siamo in grado di guarire tutti, ma molti sì, e anche nei casi negativi abbiamo la sensazione rassicurante di aver provato onestamente e con mezzi scientifici di comprendere le nevrosi e di aver se non altro indagato le cause dell'impossibilità della guarigione. Essendo dispensati dal compito increscioso di promettere, con l'atteggiamento onnisciente del medico, aiuto e consolazione, abbiamo disimparato del tutto questa arte. La psichiatria, in precedenza una collezione di casi abnormi che guardavamo con meraviglia e senza capire, è stata resa dalle scoperte di Freud un settore della scienza, fertile, accessibile a una comprensione unitaria. È un'esagerazione affer143

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