Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980
Come affronta il bambino leucemico la realtà del male incurabile ? « Quando * il bambino percepisce la prossimità della morte, sia da reazioni dei genitori sia dal proprio dimi nuito amore per la vita, l'adulto non può fare altro che permettergli di rinunciare alla disperata lotta contro il male e lasciare che egli si distacchi » - afferma Anna Freud (1972). Tuttavia la questione è: come seguire da vici no questo processo e in che modo agire nei confronti del - bambino nel corso dell'intero periodo? Per tutti noi que� sto rimane un problema irrisolto; ciò nondimeno vorrem mo sottilineame l\mportanza sulla base - delle nostre esperienze. Tra l'ottobre 1973 e il dicembre 1974 venne svolta con i bambini leucemici del Primò Dipartimento di Pediatria alla Semmelweis Medicai _ University di Budapest, una terapia di gruppo non direttiva, due volte la settimana per sedute di un'ora e mezza ciascuna. Ciascun_ gruppo aperto comprendeva otto-dieci bambini. Le principali at tività consistevano in rappresentazioni di burattini e di segno. Il nostro primo obiettivo era quello di catturare l'attenzione di tutti i bambini e le bambine partecipanti i quali, per la natura della struttura del reparto, apparte- * Basato sulla relazione tenuta al Congresso Internazionale di Ematologia (Budapest, 1975). Per la discussione completa del materiale vedi Hubay (7). 95
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