Il piccolo Hans - VII - n. 27 - luglio-settembre 1980

natura provinciale: ma a Guallonga, come sapete, non ve n'eran altri, e in fondo questa assenza di competizio­ ne ci rasserenava e ci univa tutti lì, noi, i bene della City. Il mio impiego in qualità di consulente commercia­ le presso la Bicis & Bi era diventato un freno troppo crudele per le mie giustificatissime ,e ragionevoli ambi­ zioni. Vi dico questo poiché poco dopo, in quello stes­ so giorno, seppi da un confidente di cui non posso fare il nome, che egli dirigeva una importante succursale d'u­ na società privata, della quale ormai, dopo il mio gesto, i giornali vi avranno i�ormati del suo nome. In verità ora posso scrivere su questa pagina quasi liberamente poiché so che ho i minuti contati: ci è voluta quindi la presenza direi materiale della morte per sospingermi verso la sincerità... Sono trascorsi quasi sei anni da quella remota esta­ te, eppure... eppure mi ·rammento d'ogni minimo, _ insi­ gnificante dettaglio. Per-sino d'ogni esatta parola che gli dissi per poterlo avvicinare all'interno del Palumbo, pochi minuti d op o il suo arrivo, dinanzi allo stupore generale di tutti i miei amici, tra i quali il mio confiden­ te, che mai avrebbe sospettato tanto grande il mio ar­ dire: « E l'avvocato Bonomi è sempre in forma?» chiesi avanzando d'un passo. · Menzionando un nome che sapevo da -lui conosciuto, seguito immediatamente da una domanda che a un tem­ po affermava un mio giudizio e confermava la mia co­ noscenza, · sapevo che non avrebbe avuto modo di sottrar­ si alla risposta e f o rse addirittura al dialogo ch'io ero -desiderosissimo di creare... (Probabilmente gioverà ricordare che il Bonomi a quel tenirpo ·era il suo unico superiore. Ciò vi basterà rper capire sino a qual punto fu grande la mia audacia?) Vedendolo reagire con stupore - dunque in posi- 176 -

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