Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977
« la struttura comune» il punto d'incontro che esclude di nuovo la separatezza teorica e ripropone il non-senso di una vittoria in questa sfida. La sfida si consuma - sen za salti, con continuità, in famiglia nello stesso luogo,· in una struttura comune; non esiste contrapposizione rigi da, in realtà, tra l'occhio e la parola, ma bensì un conti nuo svilupparsi di linee verticali e orizzontali intreccian tesi l'una con l'altra, dove però si può cogliere la diffe renza regredendo dalla ricchezza vuota dell'immaginario alla pienezza ricca del simbolico, solo così l'immaginario si arricchisce di quel carattere positivo che è funzione di mediazione, ma in quanto mediazione è portato a ne garsi nella sua indipendenza di registro, cioè come vuo to , contenut�ateriale, per svelare i significanti che lo significano, contenuti tra gli spazi dello stesso registro: solo ora con lo svelarsi di ciò che è registrato, si può parlare dell'esistenza del registro, ma d'altra parte il registro non si mostra sempre aperto, dispiegato nelle sue pagine, anzi la ·sua normale esistenza è quella di stare chiuso in archivio dimenticato tra la polvere, mo strando solo il lato dove è inscritta l'etichetta, la quale basta per suscitare ricordi ed immagini. Quindi ciò che è regis r trato nel Registro, è anch'esio un Registro che si traveste in una fantasmagorica copertina. Alessandro Guidi 43
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