Pensiero e Volontà - anno III - n. 11 - 1 luglio 1926

PENSIERO E VOLONTA' Ledru Rollin e con Barbés, o che dicesse àl club dei clubs o perchè Felix Pyat perdesse un den .. te tropp~ àlterame~te conversando con lui 'l Per indicare in modo sommario la ver!l, sua ,critica diremo soltanto che di fronte al go– verno di Cavaignac fu grande, nè mai la pa– rola del plebeo fulminò più contradditto1 ia -coalizione di Gattolici, di Volteriani, di Leg'it.. .timisti, di Orleanisti, di Repubblicani, d1 var. .titi decrepiti e sconfitti e ostinati nel calpesta. re gli insorti, èhe insensati nella sfid~, _nelle idee, nelle pretese, nella violenza, erano rnvin- •cibili negli interessi delle moltitudini ed im- · ponevano un marasmo uni versale. Le _persecu- mare le rivoluzioni, faceva se{\~ire alle menti più rozze che la rivoluzione era \\elle cese, nel– le idee; che lungi dal domarla \e reazioni, le repressioni, le fucilazioni l'aizzavano; che lungi dall'essere - finito il moto qel 1789 era appena alla metà della sua carriera; che il debito pubblico crescente,· il progresso della corruzione, la statistica dei delitti in àumen– to, la miseria che accresce le tort~re dei la– voranti lo stesso perfezionarsi delle macchi- ' I • ne è del sistema bancario, tutto ainnunziava un'imminente e inevitabile trasformazione. La sU:a critica anticipatamente .ammess~ dal– l'insegnaimento ufficiale, ,avvalorata dagli av– venimenti, resa incendiaria dalla coqera del popolo trion{ava di tutti i controsensi del mo– mf.nto, negando la superficiale riegaziQµe della nuova repubblica. · 1 L'uni_co dogma che propose, e che è tuttavia professato da una gran parte· dei socialisti .zioni stolte, le accuse insensate, la ferocia del-. la soldatesca che tirava sui prigiomeri nelle cantine della Tuilleries, i timori ridicoli, tut– to era svelato, perchè la tragedia dei 12.poo deportati rendesse per sempre odiosa la ditta– ·.t.ura parlamentaria dei borghesi, e quando ac .. •ciecata ~alla propria ignòranza apriva una ·inchiesta sulle cause dell'insurrezione; una in– ;(•hiesta ! esclamava il tribuno; voi avete semi– nato l'allarme, voi avete distrutto il credito, voi avete tolto il pane ai lavoranti, voi avete·. ·fondati gli ateliers nationaux · per sovvenire .ai bisogni dei 12.000 individui, avete improvvi– ·samente sciolti gli ateliers ·come centri di sedi- zione voi siete stati assaliti il giorno dopo da 12.00Ò uomini che chiedevano pane o piombo, e voi aprite un'.inchiesta 1 , - francesi, fu· la teoria del credito ~ratuito, tratta con giro dialettico assai specio~o dalla dop'pia imp.ossibilità di ammettere e ~di• sop-. primere la proprietà. Se l'ammettete la rjvo– luzione si ferma; se la assalite la rivpluzione · è vinta; quindi la neces.sità di sopprj;µiere so– lo la rendita, di soppiantar!~ col creqìto reci.: proco col valore organizzato, con una Banca . ' Non degnava neppure di leggere una serie -di insipidi opuscoli che i signori dell'Istituto 'pubblicavano per predicare ]a proprietà, la fa– miglia, la religione, mutilando qui Platone, là Rousseau e ogni scrittore antico o· moderno; e -chiedeva ai Repubblicani chè cosa avessero pre– veduto, agli Orleanisti quali fossero i loro ri– medii, ai legittimisti quali i loro sogni, a tutti -come potessero stare insieme, e mentre demo– "livà il governo, predica':a libertà, democrazia, .anarchia, distruzione radicale di ogni centra-- · lizzazion:e e domi~azione di prefetti, generalj, giudici, .funzio_nari nominati e non eletti, e ,orponeva ai regi· un repùbblicanismo ultra a– mericano che. mostrava iniziato dalla. libera concorrenza e reclamato da tutte le rivoluzio-- , ni intese da 80 anni a distruggere ogni Go- -verno. -Evitando il trab.occhetto di .una battaglia campale a favore di un dogma o di una· isti– tuzjone, fosse· pure quella della repubblica o del suffragio universale, nei suoi li~eili_ che p-rendevano_ talora le dimensioni del volui:n,e, ·egli faceva pàssare a fi.l di spada i luoghi co– ·muni messi in circolazione da 34 anni per· fer- del popclo che congedi i capitalisti &enza tor- cer loro un capello dalla testa, e qui il tribu– no ·si trovava alle prose col fatto dell'econo,.. mia politica e con la forza del danaro ribelle al fraseggiato socialista, si scontrava con Ba– stiat difensore della rendita. L' argol_Ilentazio– ne dell'economista. sotto l'aspetto della società· qual'è co'stìtuita non ammetteva rèplica: come ~1ai ottenere un prestito senza ip.teresse? E che sarebbe una carta senza garanzia? E quan te innovazioni da farsi prima eh~ l' equivalen– za dei v;alori possa far scambiare le ore 'di Newton· c:p~ quelle di un .mura.tore? Parole inutili ! la fame è sorda, la miseria reclama, e chi s'arrampica sugli speccpi a secondarla è mèglio ascolt~to di chi ripete cose notissime. La repubblica fu un continuo suppli_zio per Proudhon :· io vivo, scriveva egli, come la sa– lamandra nel fuoco, ~ abbandonato, tradito, esecrato da tutti, ih odio a tutti,· - tengo in sesto la reazione ·e tutti i nemici della libertà.• Il popolo, che mi considera ormai come il solo suo· rappresentante, mi .giunge. a turbe; non si giura che per:. me o cqntro di me. Tre volte rifece il· giornale disfattogli c!,ai sequestri, dai _processi e dalle multe; contro il suo fido Duchesne eranvi imputazioni per 94 · anni - di carcere;· gli altri no·n erano risparmiatL Allo

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=