Pensiero e Volontà - anno III - n. 11 - 1 luglio 1926

252 PENSIERO E VOLONTA' / possano assumere l'aspetto e il valore /di real~ tà assolute. Ma è cosa che qui interessa poco. Quello che interessa è invece il fatto che vi sono ancora fra noi dei filosofi, e naturalmen– te, dato che la filosofia è doppia, dei filosofi spiritualisti e degli •empiristi; Così Hegel ha fatto scuola, e vi s-ono i suoi seguaci i quali hanno tutti come punto di partenza queSlto: che la materia•deriva dallo spir_ito. Posto que. sto concetto, che ·per un primo momento sem– '1>rò una soluzione soddisfacente agli occhi del filosofo (e no.n era altro che una pausa di s,t;tn– chezza), viene, in un second-0 momento, a porsi quest'altra domanda, logicaimente scaturente . dal concetto stesso: come 1 ha fatto lo, spirito a diventare materia~- A questo punto· si affaccia l'attualismo. Esso dice : vedete, c'è un mo– mento speciale, unico e irriducibile, inesvlica– bile « l'atto », in cui avviene questo passag- ' ' gio miracoloso dello spirito a materia --:--e·cco la soluzione del probfoma. ·L'attualismo non fa altro : essio rappresenta la stétnchezza della mente speculatrice dinanzi a questa soluzio– ne, e perciò l'appagamento alla stessa. D-~ma– ni superato il period-0 narcotico, la soluzione apparirà insufficiente, sarà superata o girata e passerà di moda per dar luogo probabilmente à un'altra tesi. Ma lascia,mo stare 'questo. Prendiamo inve·· · ce l'attualismo, accettiamolo per un momento, sviluppiamolo e vediamo qual'è il frutto del- 1'applicazione logica di questo penS11.ero ·nel campo etico e quindi sociale. E' un fatto che ogni sistema di :filosofia dà luogo a un suo particolare sistema di morale : in quanto a ogni particolare modo di pensarP. corrìsipnde, almeno in teoria, un particolare modo di agire. Oosicchè, ove il sistema morale conseguente alla teoria attualista non· fosse sviluppato, sarebbe facile, date le sue premes– se teoriche, svilupparlo. Ma l'attualismo ci ha . risparmiato quesito lav,oro,. esso ha già elabo– rato il suo sistema di morale.- Base di questo è sempre l'atto, l'unic-0, l'indiscutibile. Ed ecco come : V'è una morale dell'inibizio– ne, che si riconnette alle filosiofie spiritualiste, e una morale del senso che si riconnette a quellè empiriste: per le prime l'uomo deve vi~ vere nel modo più rispondente al dominio del– lo spirito sul corpo, per le altre la base. ·sana dell'attività umana sta nella stessa soddisfa– zione dei s,ensi, nelle gioie cioè del corpo : s'in– tende nel suo compless-o. L'attualismo ha fon– dato il 'suo sistema sul principio che il tì-po ideale. di attività umana è quello in cui ogm singolo atto che s,1 compie sia « l'atto » per eccellenza, sia cioè la più fervida, appassio– nata e spontanea espressione della personalità individuale, s-ia sempre eroico, sempre origi– nale, sempre superiore a sè stesso. Se questo concetto, che è il punto centrale del sistema morale dell'attualismo, dev'essere . rigorosamente applicato, il tipo di moralità che ne consegue sarà quello · della estrinseca– zione sempre più fervida e viva dell~ ·pers-o– nalità individuale attraverso l' esvressione del– la sua sempre più alta e completa iniziativa. Nulla che accenni a soste, a pause, a ·compro– messi: l'ambiente della persònalità è l'assolu– to della- sua ascensione, avente sempre la sua legge non nella 'spinta della forma raggiunta ma nel valore di quella da raggiungere. L' at– to è assoluto, incondizionato; la subordinazio– ne dell'atto al prodotto di un atto precedente da prendersi come norma, quella che è appun– to la caratteristica della legge e dello Stato, non trova assolutamente più posto, e l' espres– sione, individuale e collettiva, dell'attività, ri- · mane per conseguenza anarchica .. Questa, se la :filosofia fosse indipendente dalle· necessità della vita pratica dei filosofi e dall'ambiente in seno al quale essi vivono e · del quale perciò debbono ·sentire gl'influssi, sarebbe, e non altro, l'applicazione sociale del concetto moràle dell'attualismo. Ma per intendere compiutamente una filo– sofia, e sopratutto, per rendersi conto del suo maggiore o minore successo, occorre non solo guardarne le posizioni logiche e i principii ideali, ma cercarne alla base ed intorno le connessioni e le affinità tra la sua espressione ideologica e la f~sonomia. generale delle co-r-. renti sociali nei momento e nell'ambiente in cui sorge. Ora il periodo attuale e non quello . ' apertosi' ,da pochi anni in qua, ma quello aper-- to. sul terreno del pensiero e della vita della società e:onteinporanea, sulla base religiosa del l'evoluzionismo e sulla base intellettuale e prai- tica dalle dottri'ne socialiste, è rappresentato, neJla psicologia e nell'attività sociale dall'urto di queste intuizioni, e della mentalità e degli wiluppi che ne conseguono, con le intuizioni, Jamentalità e la· realtà ambiente offerta dalla tradizione. Le nuove dottrine hanno svalutatÒ e tendono a detronizzare .i C<,)ncetti religio~i e filosofici per sostitui,rli con concetti scientifici ed economici, e quelli reagiscono. La società · così, per la connessione che vi è tra i principi Po le forme corrispo'ndenti a cui si connette il , modo di esistenza degli individui, si polarizza

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