Pensiero e Volontà - anno III - n. 9 - 1 giugno 1926

I • . . ' • I H->8 PENSIERO E VOLONTAt cl~ss~ dominata sono per ragioni diverse am– bedue demoralizzanti). non possono salire ad un grado superiore che sbarazzandosi e. libe~ randosi delle loro inferiori qualità di classé, per assurgere alla nualità, superiore comune di umanità libera. Come ciò possa avvenire, in considerazioJ?.e chfl ni.;una classe privilegiata abdica mai volontariamente al proprio domi– nio, è questione da vedersi a parte; ma per il fa:tto sopra enunciato certo è che i proleta1i non hanno.. per il s:olo fatto che son tali, ne_s– ~una virtà innata speciale. I proletari, finchè la propaga.nda e l'educa– iione ·delh, lor 1dée e sentimenti non li ele– vano alla superiore dignità ,di uom.ini, non ne fanno .cioP-degli ·esseri sénzienti e pensanti li– beramentP.. coscienti e ~)à spiritualmente eman · cipati. - finchè cioè restàno. esclusivamente dei_ proletari an~he intellettualmente e moral– mente, -- non differiscono dai borghesi che pe_r le condizioni ~n.teriali. M·a 1~ loro ·mentalit~~, ln loro idee. i )oro desideri sono in gran par– te, più o meno tendenzialmente, determi-natf dall'influenza della e-lasse ·domina.nte o di quella pa-rte di questà (la piccola borghesia) che è più a contatto coi proletari. Per conseguenza la generalità dei ,proletari, - escluse le piccole minoranze che sono state già conquistate da una- diversa propaganda, --;-– hanno in gran parte delle tendenze e dellè idee borghesi o. piccolo-borghesi. Essi, s~ 'non sono degli apati passivi, désiderano bensì ll· sci.re di soggezione, non -esser più diseredati, ma non concepiscono ciò ~e non con l'idea di diventare a loro volta dei padroni e de{ ·priJ vilegiati o magari dei parassiti.· Ed in queste tèndenze è in germe un grave peri~lo per qualsiasi rivoluzione futura, in qhanto la men talità di classe che ne scaturisce all'inizio non· è in• sostanza che una 'mentalità borghese ro– vesciata. Questa dannosa mentalità genera oggidì il successo momerita;n~o e superficiale dei partiti autoritari- di masse e quindi. nell'ambito dei-· partiti socialisti. anche del partito. comunista statale. Il quale non chiama i proletari a su– perare questa· loro mentalità borghese .ma vuol semplicemente servirsene di strumento. -Per lo m~no esso incoraggia quei lati ·specialj · di 1 tale mentalità, ~ prop.rio. quelli ché; secondo il loro linguaggio, si potrebbero '·chiamare. p~c– colo-borghesi. - ch·e ·s'inquadrano ·rielia cl~.s– ~e. alimentando nel proletariato il desiderio · di· diventare «cl-asse dominante» e quindi quel_ ,. lo di assoggettare, .a· sua .volta, ·per rivalsa ·e ra-r,presaglia i domi~atori passati. e di sfrut- - --------~------------ tare gli ex sfruttatori. Tutto ciò può anohe accamparsi con intransige'nza rivoluzionaria · contro l'attuale mondo borghese, Ìna non esce dal suo tipo di ordinamento sociale, no~ ten– de e non può riuscire, in una parola, a spez– zare il cerchio del sistema borghese. .Nel corso di questo rapido esame delle ideo– logia socialista autorita.ria, ~ più specialmen-. te comunista dittatoriale; ho adottato nei li– miti · del ragfonevole lo stesso' linguaggio di quest'ultimo, _per restare più ch'è possibile su} suo stesso terreno e non correre il rischio di divagare troppo. Ma prima di finire debbo aggi~ngere, ripe– tere anzi, specie quando si tratta di ideologie, che queste espressioni di «idee borghesi»,• o «piçoolo-borghesi i> vanno 'prese in senso assai relativo e col dovuto granellin di sale. Si-trat– t~ di es.pressioni in realtà molto vaghe, in · ~ui può star tutto e nulla, il bene e il male, ~ nella misura che si vuole. E,sse vanno intese <t.dunque ' per il significato specifico eh~ loro danno qu"elli ché le adoperano, - e da parte nostra così ci siamo regolati; quando abbiamo. <liscusso le idee di coloro che ·di" tale termino– logia, marxista o pseudo marxista che si.a, u– sano ed abusano. Chè se poi dovessimo stare al significato letterale delle ·parole, - guardare cioè effet– tivamentt: _alle per~one' che guidano i partiti e bandiscono determinate idee, - si potrebbe arrivare alla conclusione, come avemmo ad · osservare in un articolo· precedente, che sono precisamente «piccolo-borghesi» le i.dee e i partiti di coloro ohe tanto strillano- contro la. piccola borghesia e la grande.· Non vogliamo, nonostante. arrivare fin là. Il che non toglie che il ·proletariato debba stare all'erta, perchè non si !'ipeta- a· suo -danno la stor-ia di circa . ccntotrent'anni ·fa: Non avvenga,, èiòè. che come nel 1789-94 il · proletariato· dette tutto iI suo sang.ue e tutti i suoi entusiasmi per far trionfare col libera– lismo· 1a grande borghe·sia, prim.a o poi si tro– vi ·ad aver affrontato sacrifici ancor più ter– ribili, con sca·rso e problematico . v'Antaggio proprio, attraverso. una rivoluzione stàtale pssudòcomunista, soltanto _per fa::,;trionfare la picèola-bdrghesia costituita da,_.intellettuali, ·giornalisti e funzionari· che antièipan 0 fin d1t ora la foro ditta~ura sul proletariato. .. L1J1GI 1r ABBRI.

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