Pensiero e Volontà - anno III - n. 8 - 12 maggio 1926

RENSIEROE VOL.ONTA' 175 nca centrale e .sulla costa de.ll' Ocea.no Pacifico ciò non_avviene ancora, ma è perchè gli anar· chici sono ancora niolto poco numerosi. L'In– ternazionale dei lavoratori (A.I,T.) tiene in quei· paesi un delegato e no~ _è lontano il gior– no in cui anche e_ssi mostr.eranno l'esempio di un ·movimento operaio ispirato dall'i_dea anar– chie~: oggi non hanno alcun movimento ope– raio, perchè ie orga.nizzazfoni operaie patriot– tiche, politiche, eco. non sono operaie che di nome. In una parola, il movimento operaio rivoluzionario nei paesi di lingua spagnuola è anarchico, e dove non esiste qÙesto movimento operaio anarchico non esist€ ne~sun_ movimento ·operaio degno del nome. L'etichetta anarohica non dà convinzioni a-– narchiche a chi non le ha. E' naturale. Però se noi difendiamo questa etichetta e cerchia– mo che sia il segno distintivo di tutte le nostre Drganizzazioni è per le ragioni seguenti: a) per• chè ciò non impedisce di costituire organizzazìo ni operaie maggioritarie, come la loro etichetta non impedì ai socialdemocratici tedeschi e au– striaci di costituirle in nome delle dottrine autoritarie; b) una bandiera, quantunque non sia un'arma, è un simbolo_ che può rapprese0:– tare tutto un mondo. V,ogliamo opporre le nostre idee al mon– do del privilegio, e queste idee si esprimo– no con alcune parole: anarchi11, è la parola ch,~ esprime ciò che vogliamo e per questo ostentia- . mo tale parola. Non ignoriamo che si può es– sere, buon anarchico senza dirsi tale, .ma ~I nostro movimento esiste già e finchè stiamo in lotta contro il mondo pr.esente non solo dobbia– mo essere anarchici innanzi aila. nostra coscien– za ma dobbiamo anche dirci tali innanzi all'in..: tera società. La parola anarchia nel mondo ca– pitalis'ta è una divisa di guerra, e non di pa,.. ce e di masturbazione spirituale. Gli operai sa– ni di spirito, quelli che non :furono a.vvelenati irremissibilmente dall'autorita.rismo non tar– dano ad amar l'anarchia più o meno attivar mente, e sopra.tutto se vedonQ i nostri com, pagni lottare in prima fila contro la in, giustizia presente e praticare la più ampia e mobile solidarietà con gli oppressi e gli sfrut• tati sieno o no membri dei nostri sindacati. Io quasi tutti i pae~i di lingua spagnuola gli ope– rai che entranò n~ll'organizzazione vi vengono · gifi. preparati in qualche modo dalla propa– ganda previa e con un fondo dj fiducia nella a0:axchia e negli anarchici. Evidentement~ no J tutti sono filosofi., non tutti_possono da.r confe– renze sull'anarchismo; però nello stes~o caso si trovano i compop.enti dei gruppi anarchici di a-ffi.n_ità, i quali in grande mà,ggioninza non tengono che alcune vaghe nozioni sul significa– to della nostra idea, e nullarneno lottano, si sacrificano e muoiono per e~sa. Abbiamo neJ Messico centomila operai organizzati in nome dell' anarehia, per instaurare una società libe– ra: molti di essi soq. contadin{ che non san - no nè leggere nè _scrivere, ma quando si tratta di sacrificio e di lotta nulla posson loro rim– proverare gli anarchici più lettera.ti e filoso-– fici. In quanto all'idea che i sindacati composti di anarchici e di simpatizzanti non sarebbero altro che un. duplicato inutile dei gruppi dj ,affinità, noi potremmo anche dire il contra• rio, poichè stiamo vedendo come in varii paesj si fondano sÌndacati che raccomandano la pro paganda anarchica ed in cambio non esistono in essi gruppi anarchici o non esistono eh~ per or,ganizzar _sindacati ed orientarli fin dai principio in .armonia con le nostre. idee e le nostre .tattiche. In quasi tutti i paesi di lingu;-. spagnuola, ripetiamolo. il centro di gravità della,. nostra propaganda sta nel movimento o– peraio e in· essi l'anarchia va unita con la concezione di un movimento _sociale di masse oppresse e sfruttate; per questo si spiega il fatto che vogliamo mantenere _il nostro predo– minio nell'orientazione dèl proletariato. L'espe– rienza dimostra che nei pae~i di cui par Iiamo l'operaio disorganizzato non viene al sindacato' perchè è operaio, :m:a perchè è operaio rivolu– zionario: l'operaio che non pensa alla rivolu zione R non la vuole non vien.e nemmeno aJ sindacato. Noi pensiamo che dal punto di vista pratico sciuperemmo forze inutilmente se ci dedicassi~ mo prima ad organizzare semplici operai per poi predicar loro l'anarchia. Ci vuole lo stesso 1àvoro per portare al sindacato un operaio 'JYU· ro che per portarvi un operaio impuro, cioè in– fetto •~i anarchismo. Perciò lo infettiamo si– multaneamente con l'anarchia e con l'organi~– zazione. ci .i;forziamo per sintetizzare le due co– se e non per dividerle assolutamente. Ed è ta– le l'influenza del nostro movimento nei paesi d; lingua spagnubla che lo stesso riformismo sin– dacale,. che in altri paesi 'ciarla di neutralità dei sindacati cerca .di farc,i concorrenza ap– provandò dichiarazioni di principii Iibertarii, o respinge l'idea di neutra-lità, ·coID;eè il caso con l'Unione Generale dei Lavoratori, af.filiata al· partito sociali~ta spagnuolo. Un'altra preoccupazione cfi'- Malatea:ta è la– deviazione a cui è forzato un sindacato che sj interessa alle lotte attuali. Nemmeno questo e, convince. Noi pensiamo che le lòtte attuali

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