Pensiero e Volontà - anno III - n. 8 - 12 maggio 1926

174 PENSIERO E·VOLONTA' Il movimento operaio e l'anarchis (11puntodi vista.di un compagno argentino) Non è colpa no.stra se dobbiamo insistere fino al fastidio sopra lo ,stesso argo~ento, perden · po su di esso un tempo prezioso e for~e senza la prospettiva di giungere ·ad un· accordo pra .. tico. 'Torniamo a riassumere ancora una volta i nostri punti di vi.sta· che fino ad ora non in– •contrarono ohe una sola opinione serena e ra– gionata, quella cli Malatesta, quantunque que– sta opinione vale per molte. Nelle obiezioni dej .sindacalisti vi è tale un cumulo di contradi– .zioni che la sola cosa in cui .si aécordano è b frase ma.levala e offensiva . .In questo modo ,;;j' · potrà far della demagogia ma. non si possono ,dj_struggere i no-stri argomenti. Esaminiamo dunque le affermazioni di Ma– la.testa, non· co:i;itro lo sfesso Malatesta, nel ,qua– le non possiamo che ammirare l'unità. di crite– rio di tùtta la sua vita e· con il quale· questo dissenso non impedisce affatto la più intima cooperazione, ma contro' quei burattinai che si servono degli argomenti di Malatesta per com– battere l'anarchia e levarle influenza nelle file del proletariato. Il proposito fin.ale di Malate– sta è eguale al nostro; solamente noi crediamo. che la nostra tattica è migliore della sua, che il nostro modo d'intervenire nel .movimento ·o– peraio è piì1 promettente del modo raccoma:p.~ dato' da lui. Ntlllameno, nè noi nè lui diva– ghiamo nelle- regioni della metafisica: tutti de- , sideriamo essere realisti e tenere in conto le prospettive che ci offre l'ambiente nel quale· agiamo. . E l'ambiente che teniçLIDo innanzi a noi, in più di venti pae13i di ling:ua spagnuola con· una popolazione di circa 120 milioni, è il se- . guente: In quasi tutti questi paesi l'anarchismo non si concepisce come un puro trattenimento filo-· sofico; le nostre idee .stanno legate ai più for– ti movimenti di masse e polarizzano le attivit~ 0 della parte più sveglia del proletariato. Possia– ~o permetterci il lusso· di fare a meno del con– corso di quelli che hanno in orrore la paro,1a anarchia il che non impedisce che la nostrà pròpaganda si dfrige ad essi· come a tutti per convincerli del loro errore. Iii una parola, in tutti i paesi di lingua spa– gnuola eq. anche portoghese, gli anarchici for– .mano e possono formare organizzazioni ope- raie maggioritarie, vale a dire concent);'are le forze più numerose del proletariato mìlitante sotto la bandiera dell'anarchismo-. Può Mala– testa consigliarci di non farlo? La sua preoc– cupazione è di rest-are in contatto con le masse. Forse eh.e il no~tro metodo non è più efficace che il suo appunto p,er restare in contatto coi, le masse? Malatesta ci accusa sempr.e di non i,nterpe– trar bene il suo modo di pen_sare; trascrivia- • mo allora le sue opinioni : « Sos,tengo che non essendo anarchica la massa degli op,erai, una organizz.azione operai.a che s'intitoli a;narchica o deve es~ere composta solo da anarchici e quin- di non essere altro che u,_nsemplice ed inlltile duplicato dei gruppi anarchici, oppure resta- re aperta agli operai di tutte le opinioni e per conseguenza ridurre l'etichetta anarchica ad u– na semplice lustra buona solo per compromet– tere gli anarchici nelle mille tran.sazioni a cui è costretto un sindacato che lotta nell'a.m– b,iente attuale e vuol difendere. gl'interessi im– mediati dei suoi membri ». Primo: in tutti i paesi di lingua spagnuola l'immensa. maggioranza' degli operai organizza- ti o .che desiderano organizzar~i tengono gih delle nozioni che permetton loro di distinguere il bianco dal nero; gli operai che non di– stinguono il bianco dal nero noJJ. si organiz– za:no e cadono nel raggiò d'influenza religioso e. politico delle loro preferenze e delle loro tradizioni.' La propaganda rivoluzionaria e la propaganda reaziona6a sono giunte a tal pun-· Ù> eh~ non vi è luogo in cui gli operai non ab- ··bianò· udit,o qualche cosa.sull'argomento, e cos1 si van forma:o.do le' opinioni. Poichè nei paesi di lingua spagnuola i nostrj compagni sono. stati pit1 attivi delle altre scuo le e partiti che si disputano l'o1·ientazione del movimento operaio, furono e sono ancora ess1 quelli che forn;i.ano le prime organizzazioni di lotta proletaria e naturalmente proclamano fin dal principio che in religione sono atei, in politica anarchici e in e~onomia comunisti. U– na propç1,gan 1 da .attiva non tarda ad aggruppa– re intorno ai nostri postulatf fonda.menta.li un org'anismo oper.aio centrale che orienta più• " meno le·. lotte proletarie·. nella regione di sua in:tluenz~. Questa è, o può es~ere, una realtà in tutti i paesi' ~i lingua spagnuola. N ell' Ame-

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