Pensiero e Volontà - anno III - n. 1 - 16 gennaio 1926

12 PENSIERO E VOL<)NTA' I 'e ' ., I • . ' gnarono; trassero; dopo· la. -loro- morte,· iSIJ.)i– razione <lagli odi tuttora ardenti.· Gli è !Per– ciò che mi ;pr'Ql)Òngodi narrare -alcuni fatti di Augusto, e precisamente glì ultimi, - per passar· :poi al princijpato di Tiberio e agli av– venimenti ,posteriori, - ·s-enza animosità• e 5enza ·partigianeria, (passioni che in, mc non han motivo d'albergare. . IJ.' . Dqpochè, disfatti Bruto e Cassio, la causa puibblica npl!- ebbe IPÌ-Ù eserciti, do.po – chè Pompeo fù !baHuto sulle· coste di Sicilia., e ·dello stesso partito cesariano, col disarmo di Lepido e l'ucci~ione ,di ·Antonio, non ri– mase a caipo che· il solo Cesare Ottaviano, questi tinunoiò al titolo d~. tritlmviro e 1:,'at– teggi0 a semplice console, soddisfa'tto al ,più ·della .potestà tribunizia per !l)Oter 'difondere la plebe·. Com-e si ifu guadagnato le truppe coi donativi~ il !Popolo· coll'el.argir:gli :frumen– to, .tutti colle attrattive della 1 pace, ,egli pre– se gr- :i.do ·g-rado a 1€-v.arsi rpiù ·alto e a con– centrare in sè le attribuzioni del senato, dei . ' magistr~ti e delle leggi~ senza troivar contra- sto alqmo; chè i tpiù arditi ,erano caduti sui campi di battaglia o vitfim~ delle proscr.izio-. ni, e gli altri tpàtrizi quanto più docili a curvarsi tanto più venivan ;rialzati a ricchez– ze ed onori e, col nuovo go,verno cresciuti d'importanza, ipiù ché i rischi del passato aimavan · la sicurezza del presente. [Nè a sif– fatta condizione ,di ·cose si· ribellavano le !Pro– vincie, r-ese diffidenti verso il regime- :repu– blicano dalle co'ntese dei potenti e dalle mal· versazioni dei imagistrati, inefficace com:'er:a la ,protezione delle leg;gi ~ui facevano illu– sorie la violenza, gli intrighi e iper ultimo il dio oro. · · IH. Ora Augusto, a puntellare la propria ' .tirannide, col pontifi<:3:to e l'edilità curule · mise in auge Claudio M~r.ceUo, figlio di una sorella· sua, giovanissimo ancora. e .con due consolati consecutivi (Marco Agrippa, oscuro di' natali, ma valente caivitano e stio comna– gno. di vittoria, cui più tar,di, morto Mar~ cello; [f'C.eIJ)roprio .gener<;>-; in oltrf' OD()fÒ del titolo ,d'imPerator .. i :figliastri Tiberio Nerone e .Cl.ai1d_ioDruso, tuttochè la 'sua òjsc-ende11- za· dfretta rf.osse ancora viva. Aveva foifatti introdotti nella famiglia <lei Ces .a.ri i forliuoli di Agri'1Jìpa,. Gaio e. Ludo; giovinetti. ·inòos-· savano tuttora la toga. 1 pretesta, ed egli già ·desiderava. ,ardentemente .venisséro 0'h.iamafi '. principi della~ gioventù e proposti al conso– . lato, pur fingendo ,di r'ifiutar~i-. Ùscito che AgriiPiPa fu di, vita, Lucio Cesar,e nel por– tar1Si agli eserciti· di Spagna e (¾do nel. tor– nar dall' Ar,menia, ,nfermiccio 1Per una. feri– ta, ·furono entrambi rapiti o .da una fatal morte immatura o da una trama .della ma– trigna Livia; tantochiè, essendo già avanti. mancato Druso, dei figliastri· dmaneva il solo Tiberio. In lui s'incontra ogni cosa, è -adot~ tato, .assunto a collega dell'imvero, associato nella potestà tribunizia e presentato a tu~ti gli eserciti con raccomandazioni all)erte e non pitÌ, come dianzi, per via dei te,ne'hrosi rag– giri della madre. Questa inv,ero ·tanto aveva amm.aÌiato il vecchio Auigusto, da fargli re– legare nell'isola Planasia (1) l'unico nipote AgriPJpa QJostuino, giovane senza duibbio di- . giuno d'ogni cultura e che .dalla vigoxia fi- . I sica attingeva U!J.a stolida arroganza, ma· a.d ogni ino<lb punto conVÌillto d'alcuna colpa. Però, ~ dir vero, Germanico il figlio di Dru– so, egli lo mise alla· testa delle otto legioni del Reno; anzi volle ,ohe Tiberio Io prendes– se con sè, adottandolo, ibenchè questi in, casa avesse ~ .figliuolo .ormai igiorvanotto. Gli è che Augusto cercava a:p,poggiarsi a .p.1ù so· stegni. Di guerre a quel tempo nou · ce n' e– ran rimaste, tranne eontro i Oermani, · ph\ per l01Vare l'onta .dell' eserd.to iPerduto insfo– :rn,e con Quintilio Varo, c'lie p·er desiderio• di ,estendere i corufini dell'impero O, !Per a,ltro compenso adeguato. All'interno regnav:R. la quiete; le magistrature, ahnen di nome, s-em– pre quelle; i giovani :eran nati .dopo lia. vit- .!oria d' Azio, i' veçchi: anch'essi, _per 1a più paì-_t.edurante le guerre civili; eh~ avessero visto la r~puibblica, quanti rcstavà;10? IV. Rovesciato dunque il sistema ·politìco, in nessuna 1parte durava traècia dell'·antico ·~ sapo. sentimento <pubblico. . Tutti quanti, spogliata ogui · idea d 1 11guagl.t.anza, nt~ende– vano i cenni del principe; il ,presente non destava timore alcuno, fìnchè Augusto ne11 a ~orza degli anni potlè tenere in saldo . se. stes- · so, :}a propria casa e la --:pace.Quando la sua vecchiaia, ormai. iavanrzata, prOIV'ò,pure- l;e• saurimento delle infermità ,e si appressava Ja fine e con essa rinverdivano sireran:1.e nuove, pochi ·inutilmente :presero .à ,discutere nei be· n~z1 della ·lihertà, i :viù ·a ipaventare .la g_u.er– ra. altri a brn-marla. La gran magP."iora.nÙi s'intratteneva ~on varie dicerie degli imirni-– nen.ti padroni : << Uri selvaggio quell'Agrippa e· aizzato <lall'ii:rnominia IJ)atita r· Non ha n(~ età ntè es·uerien7.a 10ari a tanto p~so. T1he1io (r) Oggi Pianosa., a ·sud de1l'isola d'Elba.•

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