Pensiero e Volontà - anno III - n. 1 - 16 gennaio 1926

. · .PENSIERO'E'VOiLONTA' 11 ·Gràvalo il giogo i$tesso : Strin-se fratelli il?.sieme Slavi,, Alemanni ed Itali Un duolo- edf una, speme; · Hanno_ -un $ol caiÌljpo i· popoli Ed un· sol campo '-i re. · Osa; combàtti e spera .Fida, alfa. tua -bandiera, E sarà Dio con· te .. ' · cc~ o:n gi,à. egli, Goffredo_ Ma~l~ ~ egli è. gi01Jane e ,po-e-ta: e che ci ,sarebberr-0 a fara i' ,iq,vani e i poeti nel mpndo, se non toglies– sero essi .in .maino le' bandiere dell"a-v':V 1 enire iJer d;ispie,garle tutte all'aria ed agitarle su la ' faç.cia delle maggtioranzze fin dhe le si a:v-vez; zino a riguardarle cow un ·po'· di calma e _di ragfone-vo.lezza? _-Così.. la intend_e-va il Ma- meli... . ·,« Non ba;date, di_grazia, .. : a cer~i fiori' dei- - GoFFREDO MAMELI. la: retor~ca P ,o.zi ~ca che o,ggimwa rend<rn,o odo- (,« Poesie)) di'-G. Jl!ameli a cura di G·. Car-. I r~;Jai _muci;d~,· e ~ripensate che' /ur°":o sc~itti d-ucci. _ EidU. G. Bar.ber.a, Firenze). tr{t gli entusiasmi gu.elfi -e pont~ficali det 46., • r tra gli idilU delle riforme nell' edèn del '47. -·Su Mameli ·e 1e 1 sue poesie 1Giosuè Carduc- N0in. sapete -v,otil che tr4 quei co,nti ed àbati èi ~risse. nel :i:872 nella << iN uova Antologia » ar_~-hèologici; bra quei· frati' serafica.mente_ rag– uno de' suoi -studi 1Più inspirati (poi dpro,. · gianti e abbraccianti nel nome :di Pio IX )e dottò iµ 'altre dviste e nelle sué opere com- belle · sorelle, ca,teste :idee dO'Vettero sanare plete), .che meritèr~bbe· ··a' éssere oggi ,ripub-- s·~·hiaggie e st-rane da quan,to .~n proclama_ blicato tutto. ,Ecco ohe cosa .scriveva 1 egli, dei comunardi? Con'Vertite ch_e'Goffredo Ma-· fra_l'altiò, su questa ode ,a ((Roma))' (di Clll meli fu, seco-.ndo il- suo de'l:Jito·di giO'Vine e riproduceva gH ste~i brani· pubblicati più dj-. po,eta, un bello e ardito alfiere ... SO!I)i-a) ·: . . (1872) « ... Quanta ferma j,ède! Probabilmente le .,,.,_.' · GrosuÈ CARDUCCI. lettere C:he il M azz.in. -i do'V·è scambiare con ' Goffredo in· quegli anni ,( 1 8 4 6- 47 ), se ~onser:- (,« Bozzetti e. Sch'erme'·», -vol. III delle 0- -v~te e pwbb-licate,· ci direbbero· qualche cosa P%.f3 di G. Carducci. - E.dit. N. ~aniche·!U, della traJsfor,mazione. ,di cotesta· 'tenerà sensi· Bolqgna, 1 889 - pag. 7.5-8o) · bile fantastica natura; una· a · un p,unto di quelle quQJSifemminee natu.re .(,dico cc femmi· nee » nel m-ig~ioirsenso-)., che, ritro'Vcito· final~ mente un alto vdea,,le, 'Vivsi abbrancano• con tutte l~ forze dell'ingegno, c,on tutte le_ po– tenz{3 del cuore, e 'VÌ-vono solo. in· quello f :Per quello : · esse· ripetono, con l'antifonario di santa- Caterina, <<' Signemus fidem • sangui– ne·» -(1); col sangue · delle 'Vene e col sangue dell'anim,a,. ,che è la poesia. « Goffredo Mameli dal '46 in giù · fu, se non 'Vlt dispiacc.-ia, come il san Gio,vanni della Gio-vine 1-talia: piega'V-a., il biondo, e giO"Vin·e cQ'4i,o pe-r · dormire sul cuor del · maestro, e _ in quei sonno -ve.de -va.· le cose mirabili dèl futu~ ro, - e ,dai battliti di quel tanto amàto cuore at– vi,nge-va lena nO"Vella; e sorge-va e canta-va. Chi! importa' a 'tu-i se-, . dcJ:Jio · _.il tenta.ti- va e i _ swPPlizi di Cosenza, l'associazione e special,.– mentB ia persona di -Giuseppe_ •Ma.zzini pér- . do.no· ogm giorno p-v,i't terreno in I tàlia? ..... Se.:: anc-he Giuseppe -Mazzini, dinanzi à quel tum.ulto della maggioranza, fa ripiegar la Gioo-vine Utail~ . dietiro Zj Ass0<ci<izione •. N~iò– nale Jtabiana, e \p'are, accorato e ,rassegnato, _ calare la sua banidiera? ( 1 l Firmiamo la fede col sangue. La decadenzadi'·Ro.ma . 11'' ' ' d 1 1' I -'C; -- ·a 1n1z10 · e _pipero, . I di CORNELIO. TACITO I. - Rom~· negli, inizi 'ebbe dominio di re; i1 governo libero -e il cons~lato ve li instituì ' . '•. ' . Lucio Bruto. La ditfa~tp. era temporanea; iliè il reggimento legale dei -deQemvid ·durò oltre. i due ann_i, n,è i tribuni .. ll}ilitari _rive– stirono a lungo 1~ :pq,testà co11sèlare.. Poco ' resse il dispotismo di Silla, ipoco quell,o di Cinna; così, ·là' poten~a:- di Pom!Peo e ai Cras- · so IP8SSÒ lben ·pr,esto alle_.mani_ di Cesare, gli >,., eserciti -di ·Lepido e· ;dJ' Antonio a quelle d' Au- ,gusto;_ e ,questi, -col· titolo di principe, 10· sta– to affranto dalle· -discordie civili taccolse .tut– to sotto la -propria ~igiiòria: ·Ora, le vicende prospere o infauste dell'arit-ico po.polo Ro– mano 1urono tramandate da .s~orid il~ustri; nè · a trattare dei tempi di Augusto manca-. ròno eleganti ingegni, finchè. non .li disgu .. ~tò l'invadente necessità d'adulare. Lè storie {:Ome ·di- Tilberio -e Caligola; .così di Clau<liio e Nerone, svisate !Per :paura tat~.to eh' essi rtr

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