Pensiero e Volontà - anno II - n. 10 - 1 settembre 1925

PENSIERO E VOLONTA' 233 per potergli sparare addbsso 'più impune– mente e, nel caso particolare, per dare ad intendere alla gente che « gli anarchici re– spingono, senza mezzi termini qualsiasi pro- posta di unità sindacale ~> . ' Ora, manro a farlo aPtPosta, coloro che in Italia, tra gli esponenti dell'u·. S. I., hanno sostenuta di •più la tesi contraria all'unità (in c1.mtr.1sto con !Parecchi anarchici e trat– tando _questi anche abbastanza aS(pramente) sono proprio ,quei due o tre sindacaHsti che. non sono affatto anarchici e ph\ risento~o in bene e in male della loro più o meno lon– tana origine socialista (r). Ma quando Battaglie Sindacali ci tiene tanto a vantare che la Confederazione del La– 'VOro non ha mai offerto alcuna propo,sta di unità ai sindaca•listi e anarchici e che nes– suno !Pensa d'irretirli in quelfa, :e si compia– ce con tanto calore che i dirigenti dell'U. S. L o gli anarchici (che per essa son la stessa cosa) « respingono senza mezzi termÌ- 11 i. qualsiasi (Proposta di unità », non fa che darci la confessione aperta d'una cosa che sapevamo da un pezzo: che la vera unità sindacale i primi a non volerla sono i rifor– misti. I quali, se l'unità ci fosse e poco poco gli anarchici o altre frazioni operaie lol'o ostili vi .avessero il sopravvento, non man– c.herebbero di spezzarla. Il che si è visto non d~ rado, ip. passato, quando Berta filava ! Queste cose, fo,rse, il nostro C0ffi!Pagno Stagnetti non le avrebbe potute spifferare dalle colonne dell'organo confederale; e ci perdonerà quindi se l'.abbiam fatto noi, anche ~ costo di ·!Passare per indiscreti e ficcana– si. E giacchè ci siamo ... continuiamo. Noi non dfamo ,forse tutta .l'importanza che dà Stag,netti al fatto che nel giornale confederale si usi spesso l,a ·parola « anar– chia » nel senso di confusione e disordine. E' una questione di riguardo che se non si sente non si può imporre ! Ma rpoiohè Bat– taglie Sindacali si appella al1a autorità... so– ciologica di Rigutini <; Fanfani, senza cu– rarci di contrapporgli l'autorità di dizionarii (1) Ci scu ino gli amici dell'U. S. I. se per brevità e per semplicizzare parliamo qui di una. tesi contraria all'unità. Oi riferiamo unicamente all'ultima. polemica, sorta nella. primavera scors!', la quale piuttosto p~trebbe chiamarsi sulla. " fueione ,,. Chè in linea. di principio neppnre gli esponenti dell'U. S. I. sarebbero avversi all'uvità, ed anzi in passato ebbero a fare proposte concrete in proposito; e solo l'unità aTrebbero voluto subordinata. a condizioni d.i fatto da rea.- più recenti dove si tiene :più conto del si, gnificato :politico-sociale delle !Parole, osser .. viamo che, dopo tutto, i due linguisti to– suttii erano .abbastanza esatti e obiettivi per il loro ten'lij,o: « Anarchia: lo stato di un popolo che non ha alcun governo .. Figurati ... vamente: confusione, disordine, ecc .. •». Ora, ciò che ha valore perenne è il sign:– ficato genuino e letterale della parola; e per· questo ~- definizione del Rigutini e Fanfani non fa una grinza. In quanto al significato figurato, ha ragione Stagnetti a rispondere che si tratta di una figurazione della menta– lità borghese; che, aggiungiamo noi, Rigu tini e Fanfani ~1 loro tempo obiettivamente annotavano, senza -essere obbligati a tener tonto d'un siguificato entrato nell'uso as– sai !Posteriormente. Ma il significato figtt rato d'una ~arol.a è in raworto ai tem·pi in cui si usa; ed in pieno secolo XX, .dopo cin, quant'anni che in Itali.a la parola anarchia ha acquisito un suo significato rpolitico de– terminato, non -è più lecito ignorare il .cam– biamento del suo uso. ·Chè se anche l'uso, in senso dispregiativo della paro,la anarchia può passare inosservc1- to negli scritt\ ]ontam e fuori della politica e del movimento sociale, in un· giornale che è esponente attivo di questo movimento, nel– la penna di uomini IPOlitici che. vivono più o meno a contatto con degli anarchici in un organo d'una associazione cui anche' de– gli ~narchici alppartengono, ci sembra per lo meno ... una scortesia. Ripetiamo che non d,iamo troppa im1Por– tanza a1la cosa, non ce ne formalizziamo ecw cessivamente; nè ci .1-itigiheremmo o s9lleve– remmo una questione di lesa neutralitàà sin– dacale! }.1a, poichè n'è capitata l'occasìone abbiamo voluto sottolineare una stonatura, che ha il suo valore sintomatico, in quanto denota una ostilità preconcetta pirti dissol– vente che unitaria. La faccenda cambia, 'jperò, qando non fa. c.endo più ·una questione· di vocabolario ma ' ' passando all.a questione teorica, dì concetto: Battaglie Sindacali esce in questa aìferma• zi,one assiomatica: ·« Del :resto :la varala anarchia significa senza governo; e dove non c'è governo è disordine, si dica quel che si vuole ». Infatti, dovunique c'è governo c'è un ordine ch'è una delizia !- Io si vede in· . . . tutto il mondo, lo si, desume da tutta sto– na!. .. Ma, senza entrare in discussione (e potre– mo anche farla, se vuole), si limiteremo qui a fare osservare a Battaglie Sindacali ch'es-

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