Pensiero e Volontà - anno II - n. 6 - 16 aprile 1925

' 13! PENSIERO E VbLONTA' I ma nel 15:55, Pietro Ùoruesecchi dec1api,tato, . ed a,rso in Homa nei 1567 e Antonio Paleario strangolato1 ed' a,rso,•fo Roma nel 1570. , Quafouno d'essi, c,ome, il Burlama.ccihi, mo– tiva più ,combl rivoluzionario politico, anelan– te -a, li\berrtà pel suo paese, èhe, come rifor111a– tore, religio1so. Anche per Tommasa, Campa– nella, a1-reRtato nel 1699 ei· rima.sto poi ven– ticinque anni in ca,rcere, si può dire la stes– sa cosa. Ma, la re,a,zione ormai infieriva, sn tutti i .•campi e per ogni ragione, o p1;e,testo. Non a torto quindi ·Giorda.noì Bruno a.ssal preisto, non appena per J.e prime· ~ue aup.ade nova,t-riéi sentì in Napoili e Roma ~ le prime– mjnac,ce, preindiev·a fin, daJ 1,576 la via dell 'E.– silio. Le sue peregrina,zioni per I 'Italia e at– tra,verso 1 'Eurorpa, come semin,atoTe d'ide-e e– « sc,01titore-deUe anime dormienti» nei 'lib~"i e dalla cattedra, sono note; noto 11 tradimen– to che ne] 1592 in Vene,zia lo èle.ute in ma.001 ai famuli del Sant'Uffizio di Roma; nota, la. prigionia più che settennale, il processo e il supplizio in ,Campo de,' Fiori· « dove il rogo arse » il 17 ·febbraio di quel 1600 in cui papa Clemente VIII celebrava il giubileo. L'«à.nno' santo» ave-va una' vittìma espiatoria, di cui n:on poteya desiderarne, altra più illustre. Così si ,chiudieva l 'ulti:rna paaina de,l Rina- . e sé1mento; co,sl-la lunga agonia, <l'una età ohe av-ervai \brillato dti t-anto ;splen.doQ·,e ave,va," t-érmine. E,ssa .firuiva degnamente, facen– a.o appello p,er bocca· dei suoi martiri a.lla giustizia più grande e più p~ra dleU'avvenirer. La filosorfia di tutto il periodo storico1 precé– den,.te; aveva a,vu,to1 in qu.eisto ultimo figlio del. Rinascimento il suo più genuino rappresen;- tante. « GiOTdJanoBruno soriv-eiva ·circa ' . vent'anni fa uno scrittore, lai.cui fortuna molD- d a.na s'è m·olto,, aicc'resciu ta in ques·ti ultimi tempi, --r--- è la rconohiusione logica di tut,to il Rinascimento, che giustifica l'arte oontro le diffidenz~ e le aoèuse platonizz!anti del Med.io' Èvo1, e:· rinnova, in fatto il oulto, antico della forma,, ne~la indipendenz,a assoluta da ogni pre,01ccupazione est,r.1:µ1eaai ,fini pro'Pri dell'ar– te,~ del Rina,s,0ÌmeI1to, e:he, accogliendo, la nuova dottrina copernicana, . sc6'1:1volgel 'in– tuiziQllle cosmologica,, ohe la terrà de;ll'uomo, co'lltrappooeva ai -cieli di Dio in un sistema chiuso di rapporti finit.i; e sollevava a:nche, la terra e· l'uomo alla dignità dei. cieili interm-ì– nafu,ili (9). Forse la, sera, del 17' febbraio del 1600,' tor– naa:idosene ai loro ,conventi, i domenì-0a.ni del– l'Inquisizione ed. i padlri della, Compagnia. dì Gesù avranno p~nsato· ,chè in ,queJ. giorno, il supplizio del Nolano ave,va, ~oozìonat,a irrevo– caibilmente- la loro vittoria. Non aveivano tutti i torti, giudicando in modo grossolano. Pure qualco~a del loro edifizio ,contin~ava anche allora a sgret!oiarsi. A!tre verità peric0r1o,se J:e:r– mentavano. GaJileo1 era già noto e già inse– gnava. Campa.nella sareihbe uscito di prigione un giorno. Giulio ,Ces.a,re Vanini sfidava già, a su.a volta, il rogò e lo saliva da, eroe, pochi anni dopo. · iQva,tt,ro anni prima della morte di Bruno era già, nato ,Ca,rt,esio; dbpo tirentadue anni na,soo Spinoz,a, e dopo altrettanti, Giamh~t– tista Vì.co. In Inghilterra, in G ~rman.ia , e sopratutto in Francia il pensiero liibiero si fa strada sempre dli più. L\~mooità perenne-, mente giovane,, riprende, ma,n mano tutte le . rivincite; e le_ sue, ·forz-e ·vive morali e inte,1- lettua.li non si spa.ventan.o nè a.rrestano l 'o.pe- ra propria,. ' ' Lo. sp,frito umano, aneiante a sempre mag– giori e_P,iù ampie -conquiste, guarda, innanrza · a sè la via da, pe'I' 1 CoTTere, nè la, sua stermina– ta lunghe,zza, lo sqorag.gìa, nè ]je, soste o i forr– z,atì a,rretramenti momentanei lo stancano– . 'Esso prosegué il cammino nel dolore, e, ne'! . ' ma,rticio a,t,trin~ re.nd -01 ov:e oe-co!r'l'·a la forza· mo- ~ ) ) rale di resi_st,eire,e sorpas~a,re, an.co, gli osta- coli che sembrano più insormontabili. . LUJJGI FABBRI. (l) G. 0ARoucc1. - Giambi ed epodi. - A proposito del– l'incoronazione di Carlo V a Bologna per mano di oiemen– te VII, il poeta nelle Odi Barbare immagina· un colloquio fra la torre clegli Asinelli e la Garisenda, che si '.chiude con questi versi fatti dire,alla Garisenda; Sotto vidimi il papa venir con l'imperatore l'un a l'altro impalmati; eçl. oh me misera, in suo. giudicio Dio non volle .che io ruinassi su Carlo quinto e 13uClemente settimo! (2) -- Sioria de_lleRepubbliche· italiane del S1sMONDI. - Volume V (fine del capitolo 120 - pag, 39!l' dell'edizione– milanese Bal'rqni ,e Scotti del 1852) ~ 1 (3) - G. ZIPPEL-, - Manuale di Storia Moderna d'Euro- pa ecc. Edit. G. B. Paravia, Torino. - pag. 113. (4) - M. BAKUNIN - L'Impero Knuto-germanico e la ri– voluzfonè sociale. - (Ouvres, tome II - Edit. P. V. Stock, Parigi - pag. -435-33). (5) - Su Caterina de' Medici legg~re · uno scritto poco ricordato di H. Balzac. ·Malgrado lo 1:1pirito reazionario ed amorale, esso mette' molto bene in luce la figura di questa. donna politica italiana, senza scrupolj che consolidò c,on la. opera sua il trono di Fran-cia. (H. BALZAC -=-- Su1· Oat-,,,,erine dc' Méqicis). (6) - P. KnoPOTKIN. -.La Sciènce.Moàerne·et Z'Anarchie– - Edit. P_. V. Stock, Parigi -,- pag. 198, 20·~, 210 (7) - L .• GEJGRR - Rinascimento e .Umanismo in Italia:. e in Germania. - Società Editrice Libi,aria, Milano. Pag.

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