Pensiero e Volontà - anno II - n. 6 - 16 aprile 1925

128 PENSIE.RO E VOLONTA' I ' * * * ~ec,o,nd0 m,e gli· aha,rc.hici non ~ehbon,oi VO· lelfe -c.he ,i sind·ac.ati sie,IlOIana.rohici, IT,l.a deb-– bono aigire, n~l loiro seno a pl'o degli soopt a.n.a.rchic.i,,c,ome individui, come, gr~·PP~ 1... c,o· me· foderazioni di gruppi. Nello· stesso, mcd,o che ,vi sono, o v 1 do1vrebbe,ro e,ssere, gruppi <li Btudio e di discussioni, _gruppi pe,r la propa– gu.nda scritta, oi' oirale in meziZo al puhbLco, gr:1ppi cooperativi, gruppi ohe agiscono nelle offi.cine, nei campi, nelle caserme, nelle scuo– le, ecc., e,oo., così si dovrehbeiroi formare dei gruppi speciali nelle va,rie or:g'aniz,zazioni che fanno 18'_ lotta di class-e. Naturalmente l'ideale sarebbe che tutt,i fos– sero anaJ"c.hici e che, le, 'm-ganizza.zioni funzio– na,ssero, in modo anarchico,; ma,. è chiaro che ·allCYI"a non o,c,covrei:ebhe organiz-zarsi per la· lotta oontro i padroni, pe.rchè padroni non ve ne sa.re: bbero più. Date,- le circostanza quali sono, da,to il ga-adl()I dj sviluppo · delle masse in m,e,zzo. a, -cui si ·lavora,, i _gruppi ana.rchici · non do,we.1bibero, pretende~e che, le organizza– z,ioni agissero come ,seifossero ana.rohiohe,. ma. dovrebbero sforzarsi peirchè es,se si aç.costa.s– sel'o il più possibile alla tattica anarchica. Se per la vita dell'organizzazione e per ·i biso– gni e la volontà degli organizzati è proprio neéessa.rio1 transig-e,re, ,cedere, venire a, _con~ tattti impuri colla autorità e coi padroni1, che ciò sia; ma ,sia fa,tto dagli a,ltri e nan d~,gli ·ainarohiei, la oui mi.issione è quella, di mostra~ r,e l'insufficienza e· la, precarietà -di tu.tti i tniglimamenti che si p~,ssono,.Òttene,re in_ re-– gime caipitaJistiooi e di sping-ere la· fotta, verso sempre più ràdicaJ.i soilùzfoni. · Gli' a,na,rchici neo. sindacati dovreibbeiro, lot– t.a,re pe,~chè essi resUno, a.per~i a, tutti i lavo- · .ra,tori di qualunque opinione e <ii qualunque. pa,rtito alla sola condizione.· delle so.Udan-ti,,~ nella lo,tta contro i padroni; dovrebbero op– porsi allo, spirito ·Òorporativo .e,~ -a qualunqù~ pretesa di monopoho di organ1ziza.zione, E::: dì la,vorò. Dovreibbero impedire che i sindacati serva.no di ·strumento ai po1liti0anti- per fim eJettorali OI altr:iment,i autoritairii, dovrebbero pre.dù- c~,e e pra.tica.re l'azione diretta, il de_--. centramento, l'autonomia, la, libe-ra iniziati– va; doiv:rebhero sforzar-$i peroh~ gli OT.garu,21- e:at,i appreindano a· paJ"tecipare . dire,tt,ame.nte. alla vita 'dell'oir.ganiz.zazione ed a non à,veir bi– sogno di ,capi e di funzionari permanenti. Dovreiblbero, insolflma restare. anar:c.hi.ci , te– ner"Si sem'P're affiatati cogli ana.rcnici e, ricor– darsi che l 'ùrganiz1z,aiziiono,~•peraia non è il fine, ma semplfoemente uno dei mezzi, peil' quanto importante, per prepairare _l'avvento dell 'ana,rèhìa, ERRJiOO MALA.TE1STA. . - Il quotidiano ·ana.rchico « La Protesta.» di Bu8no,s Aires, non ·so come, si è fitto. in capo l'idiea .che esiste -qna corrente anairchi.cll. raip– pireseint,ata da Malatesta e da Fahhri, la qua- 1 1-e vottebbe1 organiz,z,are gli anarc.bici in _« Unio1.. ni puramente culturalÌ », e si sforza di com– batterla :daJ -punto di vista anarchic<, -sir.i.da - · c,ali"sta. Io non ho, mai pensato e. d_etto rin.a co·sa, si– mile, e· sd che Fabbri è nello .stie:ssooaso mio. I Vi è chi ha dietto, ,che io h~o• sempre_ attri- buito alle oirganiz.z,azioni anaa:--chiche uno sco- 1 · po prevalentemente rivoluzionario., insurrezio_ nal-e,; e questi pur senza, cogli.ere in pieno, il -mio pensi.ero, vi si -è certamente. a,ccoista,to più che non facciano i compagni aJ"gentini. E. M. Anarchia - economica . . Proifes-sq1:r1 d' Dnive-mit,à, giolI'naJ.ìst1, -uomini polit,ici, ,conferenzieri, scrittoiri di tutti i par-· titi denunziano v:olea:1tieri,_- al pari_ d1 ne,i,· il disordine, lo spreco, l'a,ssurdità, k: cèn.tradi– zion.i,' i misfatti, i· crimini anche dell'econo– mia' capitaJ.ist,a. Il ·num-ero di quelìi ·ohe ne soffrqno in gradi diversi è troppo grande p&-· chè ~on sorgano da ~utti i: lati pr-~teste ~ ~a– menti· .. Ma non -sappiamo peirchè per definire tutto questo si ail.operi 1:espressione,· evid-en– temente erronea, . di « anaich:ta eco[lornica ~>. · ·No, l'eoonomia ca.pi: talist,a ha tmtt\m arse· naJ~ di lE?ggi a suo servizio-: essa è· ciò che è grazie ai diritti dog:anali, ai premi, ai ·mono,-, poli,· alle ,c,ornce-s,sionist ,itu.it -s dalle autoirità; ess'a si appoggia sui tr~hunali e sui magis:r_a,, ti ,che , legittimano giorno .per giorno lei sue pe,ggiori 1adrerie. Nien.t,e di Sl.D.air.ohico in .tun– to c.iò , 'noichè al contrario ciò è stret,ta ,m.en- te ,collegato· alle; :ft.mzioni st:ttali e governa- . t,ive. · D'altiroode, qùelli stessi che parla.I).,0 1 di .a– na.r-ehia, economica, d!Emunciano poi· .l 'eg:~mo– nia, la dittatwa, l'oli,g,air.chia •C!f;l.pit-ali~ta. Il . maJe viene dunque dall'esistenza di un pote– re, di un e-ornando di una 1«ar.chia, », e, nul- ' , ,. la,meinte, dlalla sua a,ssea:1z,a, _dall'anarchia. EiVi-. dent,ecrne;p..te oligairic.hia,e .anarchia si esc~udono. Noi no:n · ,sapriei:m..mo ammettere, il sofisma che assimilasse un ,cattiv10, governo ed una

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