Pensiero e Volontà - anno II - n. 4 - 16 febbraio 1925

PENSIERO E VOLO.f:JTA' . . ' I • " .. confra,tel'nite ch'essi alimentano,1 a perpetua.– re l'-rquivoco di una conciliazione sociale im– lJossibile, si' ra:ffreddano. Sacco e Vanzetti sono nostri e noi dob'biamo · difenderli, con tutte le energie, con tutte. le a.udaci.c, senza misurare la · solidàrietà econo– mica 'e mor_ale di cui essi han. bisogno. ~ on è. onesto misurare lo s.forzo da farsi– ùalle probabilità di successo. Potrà e3&ervi una probabilità su cento. Biso: gna battersi. p,er questa. Per avere la ooscien– q,a, sicnra di aver fatto il prnprio dovere. O si· crede nefla causa per~ la quale s·i lotta 'J non. 11 caso Sacco o Vanzetti è una I causa politi~~; è una · batt~,glia politica. · Dobbiamo hne tuttj gli sforz,i per vincerla, a,nche se le ·proba,bj 1.ità del sucÒesso svaniscono·. Anzi pro~ · prio -per questo. :Parliamoci· chiaro; noi non vogliamo ingau- , n are nessuno ; ·con'le stanno le cose, ben poco· c'è da sperare dalla Corte Suprema. Possjamo predire quasi ch'~ssa convalidèrl\ ln decisione del giudice. · .1~ per questo noi dovr-emmo attenuar.e l'o-- 1 pera nostra e ridune la difosa ad una forma l.ità giudiziaria 1 . . · No, amici. Noi abbiamo fiducia nelle mase.e operai~ sempr.e gene1~ose per una buona cau– sa, e nell'imprevisto, che ha tante volte buon gi uoco nelle vicende umane. · 8.e dovessimo limitare la nostra assiste,nz,,l ·legale e morale ai, reclusi, preferiremmo ab- - bandonar]i al loro destino. Abbiamo spe~o somme enormi, ma è' necessa– rio che altr.e· se ne spendano. Ohi vorrà mette- · re un prezzo alla vita di due .uomini, di due militanti della causa proletaria 1 Quel rigattiere .vada ad appendersi al suo fico prima che' compia il tradimento. , n caso Sacco .e. V a,nzetti: dev-e rivivell'e nella ()OSCienza publrli~a con la passione ciii altri i.-.emp1. nomunque andrà a ·concludersi questo dram ma_ gindiziario, ·arrivi .ai reclusi nella ·solit~ .. di11-e de-ile 1-oro ceHe la voce fraterna d8gh '-lornini del lavoro, pe.rchè non si senta.n0 sol~ ~d abbandonati d~ ·quella: gente che hanno tanto amato e per· la quale soffrono da e 1tr<~ ql~attro anni un'ineffabiie ag-0nia. Amici e Jorr,npagni,·_ 0gnuno ripjgli il su-o posto ne1Ja l-0tta. Si copvochino oo;i.111zi, si lancino iniziadve, si dia con sollecitndjne. tutta la solidarietà· moralP, ;d economi'c~ che necessi~a alla 'difesa. di dac1,o -0. V anzetti, 1 in qu~sta secor_ida tappa ,del h:iste calvari-(,. . . Dittatara e Rivolaziooe ' - Mettere gli operaj al potere !... . . Come sui gradini d~l trono i cortigiani sono più realisti _del re, così in t~tti i gradi dell'autorità ufficia– );3 e legale gli operai sono più borghesi dei borgh~si. L'.autorità govetnativa, la, dittatura, chia- . m1s1 impero o repubblica:, trono o, poltrona., salv,at~icé dell'ordine,, o comitato di sah·ezza pubblica, sia di ùn singolo o· di parecchi, non potrebbe che ritardare l'avvento della rivo- . / luzione sociale, sostituendo la S'tla iniziaitiva, l::J, sua ragione impotente,. la sua volontà coerci– tiva alla iniziativ..a anarchica, alla' volontà ra– gionata., dell'autonomia cli ciascuno. La rivo– luzione sociale non potrà esser fatta che per· opera di tutti e di ciascuno ; . altrimenti non sarà la ri:voluzione sociale. . Quel che occorre dunque, quello a cµi biso– gna mirare; è di ·porre tutti ed ognuno nella ne– cessità é nella possibilità di ~gire, p~rchè il movimento, comunicandosi di!, uno lall' altro, possa dare e ricevere 'l'impulso progréssivo, - de– cuplicando e centuplicando così l: aforzw ... ·Ar, contrario la dittatura è lo stupefacente deUa lib~rtà ino01.1~ato dai corrotti ; · è il ma:le ,oesa- · · reo immesso negli organi~mi popolari :· non · è soffio emancipatore, la naturale e fecond1:1,ma– nifestazione. della pubertà,· ma una: :fornicazio– ne ·della vergìnità con la -decrepitudine, un-– attentato 'ai buoni. costumi, un delitto come l' a– buso dei tutore a d~nno del pupillo ..... E' un umanici.dio, I, Déjaques (rivoluzionario françese del seco- lo passat~, pr..ecursor.e del socia:- - lismo- e delF ana,rchismo ). · · Noi uomini siamo in ge•nerale ·tatti così: ei · ,rilvoitiamo sde1~nati e furiosi contro i mali , mi~zzani, e ci curviamo, in silenzio sott0 glH ' estremi : sopp:ortiamo, non'ras.segnati:,ma stu– pidi!, i,t, c0,,lmodi ciò che da. princ~pi'ò aveva,mo chiamator insoppo,rtabi;Je. A. MANZONI. 'Redattore rnspons~IJ>He: GIUSEPJ.:'E TURICI. - j f' ---- SOt:rE;fA' ANON. POLIG1RAFICA il'ALI°I\NA.:, Via Uffici' die! Vi€:a,rio, n. -i::l - H.orna.

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