Pensiero e Volontà - anno II - n. 4 - 16 febbraio 1925

84· PENSIERO E V0LONTA' • Mazzini econom1s-c,a Mentre qua.si tutti gli sfudiosi del Mazzini,· anche i migliori, .gli hanno, negato atìitudiru e pre,para,zione, di ooonomista, Gaietano Navar. ra Crimi, nel suo Mazzini e,conomista, prova il ,contrario. 1\rlaz.z,ini fu .e,oonornistn,perr l'int 1 ern– zione, lo studiò, la -oomprensione dei fenome– ni economici. L'ostilità del Maz,zini verso l'e. conomi,a, ei gli economisti è una leggenda,, poi– ohè -se -egli chiamò' l'economia « fredda, ar.ida ed impèrfetta » e gl~ e-cooomisti « settfl, im; potente la ,cui scienza si riduce tut,ta a produ– nìarei che1 essa non ha niente altro da far-e se non di lasic.iia.r fare », queste aHerma.zioni s.ca.turiva.no dal calore della polemica, e, va– Le ,va.no contro i l<<dassic.i»d-e,U' economia,, e non autoriz:z·ano aiffat,to quell'accusa che molti fanno al Maiz,z~ni di av,er trascurato il fonda– mento eic,cxnomico,dei problemi sociali. Ne-1 1832 il 1\ifaz,zini scri~eya,: « Una riforma so- • I ~ialei è viziata nei ,suai principii se non oom• p;renda e non ra,ppres-enti i biso,g:pi di tutte le. classi ».1 Nel 1852: « il migliora,mento ma• teria.le ,è condizione indisp~~nsabile, e conse– guenza logica ad :un tiempo, di ogni grado di prùgreisso da salirsi o s,aJ.ito »; « E' impc-ssi– bilei pensa.re aJ. progresso mora.le e intellet– pnale del popolo sern.za proivvede·re ail suo mi– gJiorramento materiale ». Ne~ · 1862 : « non esiste rivoluzione1 che sia pm·amente, politica. Ogni rivolu7.,iorne-dev'esser·e so,cia)e 1 nel senso che sia mw ,s.coip01 la 11eaUz,z1azione di un pro– gre.sso decisivo neHei oondiz;ioni morra.li, intel- lettuali -ed ec-onomichei della società ». . . ,So,no ·aJ1cihe esagmate le iriatbitudini del :Mazzini ad: essere e.oonomista., poichè se la c;ritica. anaEtica gli fu odiosa, in qu.an.to vediet– va in e,ssa il peri-00fo.d•ell'a.ridità morale, i suo.i studi accurati sulle condizioni economiche, 9mministrative e finanzia.rie. de,gli Stati Pon– tifici, •e, quelli snl Lomhard-o Veneto, e l'aver egli volut-o ,chei ,nella sua, scuo~a di Londra si insegna1sse 'la g-èogra.fia connessa con la sta– tistica,, dimostrano ,che, la sua vita di agita– tore é -i suoi princjpii g h • vietarono di orrgana– re in opere omogene1è 11 suo peiD.siero econo– mICo. Ve .dia.mo seguendo in :Nava.rra, Crimi·, quali sono .le, linee fondamentali di questo pensieToi; Nel sistema, ec.()IIlomic'.) clel Ma,zzini lo Stato oc.cupa, una posiziorne principahss1ma corrie .ùl– ~tri'ihntoire di giustizfa, e questo perohè lo Sta- • to ,non è che << il cervello· del Paese: il Paese ste,sso o~clinato1, unificato»,. cioo ii com– plesso degH org:an.i tecnici direttivi e la forma riassumente la vita e Le volonoo. della nazi-0a1iè. Nel 1851 Mazz,ini scrive– va,: « Vogliamo uno Stato nel qua.le a ogni uo– mo sia a.perla· fa via per 'lo sviluppo ordinato delle sue iaoolt1à marali e fisiohe, aperta la via perchè tutte le sorgenti di educa,zio:r;i~e di ricc.hezz.a. gli sia.no , secondo ìe -0per-e sue, a.c– -cessihili, aperta la· via a sicuro e perenne: la– voro liberaim.ente sce~to e misura dei suoi go– di.menui )). -Gli organi ,co,st,itutivi d-eillo Stato sono, per. iJ. Maz:ziini, 1a famiglia, il .comune e la regione. La :famiglia e Lo stato rappresent,ano l'auto– rità mora.le , il oomune specialmente la vita : e-conomic.a, la regione è l'intermediaria tra il •CIOIIDUne e lo stato. E' il principio della divi– i::;io,ne del lavoro che è a hase della oonooz1one _politri.;ca, ciel 1\/[az:zini. Il comune -è mterme• dia.rio tra la Famiglia e la ,Regione, la Regio– ne tra il Comune e lo Stato la Nazione tra ' . ]:'Umanità e l'individuo. « La Nazione dev-e '· essere per l'Umanità ciò che la famiglia è o dovrebbe es,sere peir la _Patria )>. Economico,· in fontlo, -è, il -concetto della Santa AlleaJ:lza . dei po'Poli. N:el 1860, rivolgendosi agli aperai • italiani, osserva,va: « N-eissun •popolo vive in oggi eischrnivamente dei propri prodotti. Voi viv,e,te di ca ,m.bi, d 'importa,zione .e, di esporta– zione. Una nazione stranìera che impoiverisca, nella quale diminuisca la cifra dei consum8!• t.ori. -è un mercato di meno pe,r voi. Un cmr mercio ,straniero eh.e, in conseguenza. di cat. tivi ordinamenti, soggiaccia a crisi o -roivma, produèe crisi e rovina nel vostro. I :fallimenti d'Inghilterra e d'America k'8.scinano fallimen. ti italiani Il cr-edi.to è in oggi istihuz.io! D-e non naziOIIlaJ.e,ma eUJ:"orpea ». E veniamo ad uno dei punti più interes– . ·santi: quello d-ella proprietà e del capitale. Il Mazzini chiama spesso la proprietà, :«san. ta :ed inviolabile•», ma egli la, poggia sul lavo– ro è sull'iniziativa. « Il «principio», l'origine della prorprietà .sta nella natura umana e rap– presenta la neoessità della vita «materiale dell'individuo» ch'egli ha dovere di mantene. i-e. Come ,per m-ez.zo- della religione," della scioo.za , ·della liherlà, «l'individuo» è chiama– to a trasfoirmare, a migliorare, , a padroneg-

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