Pensiero e Volontà - anno II - n. 1 - 1 gennaio 1925

. PEN1SIERO E V0LONTA' 15 trasf-0r.m~n<?; l'alterazione è la prima-legge del.– la natura )) di Giuseppe Ferrari; e -« Non sa,rà un giudizio, sarà un cataclisma,_ una rivolu- zione geologica >i di Alessandro Herzen. La se - conda 1:>arte invece, portava •in testa questè al– tre due senten~if: cc Il desiderio di .distruzione è una pas.sione creatrice ,i di Bakunin, e « Per sorgere alla vita eterna bisogna spegnere tin. l'ultim~ :eco del :passato ,i qi Pisacane. Poiché tra i numeri del gio-rna.le da me 'rin– venuti ne mancava qualcuno, per mezzo di ami– ci ne ho fatto far ricerca e ricopiare le parti manca ,µ.ti alla Bibliotéca Nazionale francese a Parigi, dove la collezione. della Révolution so– cia-l.B occupa il posto segnato_Lc~ 4404. * * * Queste notizie ·schematicamente ed aridamen- tp bibliog'rafiche dicono già in parte quali era– no le idee che sopratutto ispirava,no ·Cafiero: Il suò anarchismo; che si allacciava nel m& desi mo tempo a Bakunin ed a Ma·rx, del pri– mo conservava tuttà là base materiali~tica p~r cui la negazione dell'autorità terrena era co– me una C<?nseguenza della negazione dell'auto– rità divma ;, del secondo. faceva proprio il ·con~ cettò del -determinismo econ-0mico• spinto alle · ultim~ conseguenze fatalistiche ... Per comprendere l'entusiasmo che destava poco· dopo la metà ,del secolo scÒrso il materia– lismo scientifico, bisogna sapei:si rip?rtare a · , quei tempi, dei quali del resto noi siamo figli legittimi. Le lotte e riv-oluzioni p9litiche da un lato abbattevano le dominazioni tempora,li del cleriicalismo, e dall'altro lato la scienza fàoova ogni giorno in tutti 1 campi deU'investigazio– ne, delle scoperte e delle i:g.venzioni, dei ,passi giganteschi 9he faoovano· davv-ero cred.ere. e s~rare d'esser giunti o quasi alla spiegazione dj <e quest'enorme ·mister dell'universo ,,. Nel– l'ardore della lotta e della polemica, era più che 1:1.àturale e legittimo· che alle ipotesi della religion.e si contràpporressero le ipotesi della scienza. Alla nostra ragione· certamente ripu– gna di nieno l'ipotesi della formazione dei ~ondi del Lapla;ce di_ quella. - della Genesi, in quanto il nçstro · senso logico, il .nostro spirito d'osservazione e certi fatti già noti sembrano autorizzare la prima, mentre nulla viene in appoggio della seconda. ' Ma l'entusiasmo, lo, s'piil'ito dogmatico che è_ forte anche· in chi diée di negare· tutti i dogmi, la passione .polemica, l'illusione generata da analogie puramente apparenti, esteTiòri o cJ,,. su ali, fecero sì che a poco a poco si perdesse di v-ista il limite che separa i !atti realmem.te accertati dalle ipotesi, per quanto ·logiche fos– sèro; e le ipotesi furono senz'altro proposte e affermate come verjtà scientifiche indiscutibih. Si ·formò così una ·nuova metafisica.,che, per quanto si dicesse scientifica. e negasse;. la me– tafisica, non era meno per questo una metafi~ sica; e• si giunse a ricostruire cerebralmente, con i'appoggio di indizi ed elementi de1 tutto insufficienti, 1 tùtta una storia dell'evolu~ione del mondo e delle ,specie poco meno fahtastica, ed in ogni modo arbitr_aria ed aprioristica, di quella della creazione narrat~ dalla Bibbia. Ma intorno al 1880, quando scriveva Uafiero, queste -insufficienze ed errori de-I materiall– smo 'scientifico non apparivano; e gli anarchi-, e; ed i socialisti attingevano ne!Ia coltura del tempo, così com'era-, le ~rmi con cui -comba-t– tere., gli argomenti con cui sostenere le proprie ragioni. La mentalità scientifista dominant..e voleva si desse alle idee ed ai programmi poli- , tici e oociali una certa veste scientifica e filo– sofica e questa non poteva esser.e fornita, allo– ra·, che dallo stadio che la scienza e la filoso- . fia avevano fino a quel mo~eiito raggiunto attraverso gli studi e- gli slanci dei pensa.tori a1·diti e più spregiudicati, contro il vecchio rriondo e le vecchie idee della conserva-zione ~ .. litica e religiosa. - · La stessa cosa può -dirsi per la concezione de.t determinismo economico, su cui Cafiero si ha,- , sa per prevedere inevitabile la rivoluzione pn,– letaria. Gli anarchici erano tutti marxisti in quel tempo, da questo punto_ di vista dottri– na~io, benchè fossero così aspramente antimar– xisti, -sul terreho politico della tattica e dei metodi. Lo stesso Bakunin lo era stato; a lui si dovette la- prima traduzione in russo del e, Manifesto dei -Comunisti n e I.a prima ini-' ziativa di tradul're in russo_ il « Capitale >i. E' stato da noi ricordato molte volte che la p-rima edizione italiàna del ;< Ma.nifesto 11 · uscì a cura e con prefazione di Pietro· Go:ri; ·ed è· noto.oggi, per le nuove e·dizioni,fattene; il com- - pendio che _del <e Capitale_.» di Marx scrisse il Cafiero mentre ·era in prigione a Santa Ma>ria Capua Vetère pe-r il tentativo insurrezionale dl Benevento. - La conçezfone catastrofica della rivoluzione, che derivavi- dal ma:rxismo, fu sopratutto sposata- dagli anarchici, mentre i socialisti_ della II. lJ?,te:rnazionale se· ne \3,llon– ~anavano. E' inutile :r:idire _qui l'errore. di questa con~ cezione, specialmente per ciò. cl:e essa· ha di ~atahsti'ctt. Per quanto essa dsorga oggi, a~– traverso la id0\llogia comunista dittatoriale, e benchè ne sianò rimaste tracce evidenti nelle

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