Pensiero e Volontà - anno II - n. 1 - 1 gennaio 1925

) 10 PENSIERO.E VOLONTA' inversiorr,i,., tuttii . ci ciasi oh~ si à'iferis.'Conoi alla patologia, non solo. per presentarne la ge– nesi. ma, anche per farne. 1' apologia.. Ora, noi ammettia:ino benissimo che la mag- . ' gior parte delle volte nessuno è colpevole di essere malato; ma da ciò, a rivendica.re la ma– l~ttia. come un carattere notevole d'indiyidua– lità · v'è una. distanza tale clre per noi è insu• ? ' per abile. Ogni individuo malato è spinto forzatamen– te a par lare della sua malattia, ogni. corrotto 'a· h,r l'elogio della corruzione, ogni 1,anaglia a cercare delle scuse per la sua canaglieria. Del resto,· non bisogna dissimularselo : per qu"'nto degradato sia, l'individuo .proverà sempre i.l _, · b1sogno di giustificare la propria degrada– zione. Il vero cinismo consisterebbe nel)' agire intera.mente a sua guisa, del tutto natural– mente e senza bi 1 sogno di parlarne. _Cercar.e non importa come di spiegare •i propri atti, significa volersi giùs ~ifica.re innanzi ad una opinione morale, negàta teoricamente ma rico– nosci1.ita in t)l'at1ca Noi possiamo benissimo· ammettere che l'in– dividuo· sia una vittima della tnalattia, e non_ un col_pevole_;ma. non sapremmo certo in-. coraggiarlo ad esibire le sue piaghe, ulceri; 1 c 0 ancri. ecç.. , ~d attirarvi gli sguardi di tutti, a portarle in giro ostensib1lmente. :rI Rolo spet'" . tacolo degno di essere offerto è quello della sa– lute fisica ~ mora,le; ogni infermità non do– vrebbe essere mostrata che a coloro che debbo– no i~segnarci a combatterla o guarirne. .Strano· individua.lismo sarebbe davvero qùd- · lo che, per esaltare ad ogni costo l'individuo, e proclamarne ogni libertà, lodasse in lui le pratiche atte a generare la; malattia,. la de– p1avazione, la degenerazione, vale a <lire pre– cisament-e ciò che nuoce a11'a individualità, la disarma, la r_ende schiava piuttosto che' padro– na, clelle sue passioni, l'abbandona alla dee~. denza fisica ed. ail'indegnità morale. -LUlG I BERTONI. Ancora -sull'orientamento .delparHto repribblican Proseguendo, con 1-a tenacia e con l'o-rdine _ mora.le e politica non pensai mai di dubitare; di ùn colono toscano (il tenace colono dannun- i Che int~ndo rivendrnà.re quel diritto al– ziano), ad esprimere il rriio pensiero critico ·la libera critica, entro il èampo repubblicano, sull'indirizzo odierno del partito repubblica- che i Maestri della· Scuola italiana· da Maz– no, de~bo fare alcune chiare, ben chiar:e. pre- - zini a Cattaneo a Ferrari a Ma.ri~ ;:i,Oolajanni messe: a Ghisleri esercit;:i,rono sempre, anche vivace-• ·1. Che questo mio mod? di' vedere e di per- mente, ·e spesso· anche in ordine all'indidzzo cepire ,l'interesse· del partito ebbi già a soste- del. p,artito, con grantle· vantaggio educativo: nere nella Voce Rapi,;bblit.ana e di poi, in ·se- 5. Ohe, esponendo, tranquillamente e per- no al Comi~ato· Cent~ale; . tìnacemente, il ·mìo pensiero (svestito, .per 2. Che sviluppando questa critica ora pm quanto .è possibile, dalla forma polemica,' co– libe:r_:amente I).On sùlla V o'ce, . come mi sarebbe sì come ha fatto, testè., Giovanni Conti : cic\ impedito qua$i manu militari, ma su .altri che ha,~ in d'otto in alcuni facilo~i l'equivoco che giornali che gua !da.no , con simp,a~ia, al nostro alla sua serrata critica ,egli abbi~ posto il partito, non . intendo- di venir meno alla .di- fini;)., non intendo' affatto chèi il mio atteggia~. sciplina repubblicana (che, a.:r;izi,ricerco çil -di, ·.mento sia avalla~o da afouno,: e n.émmeno dari là e al di so,pra dell'unilateralità di un dat-o iJiovani repu,bblicani, ai quali hon ho· dom.an .– indirizzo e che, in vero, a,ttendo di conoscere · dato di più che, una bréve osnitalità nel lo,r_c, · a pieno da un Congresso Nazionale), nè di sta- ~ssai .libero foglio · . bilire interferenze polemiche con gli organi uf- ~Ohe questa. discussione - obbiettiva,_ natu.- ficiali ' - stavo •per dire accademici -=- del par- ral~ e 7,egittima -.:__ · avrà la sua conclusione tito, i quali, ave.~do la man1,1,s ~ .... 1~ potestas,' quar,t<llo, ca,duti glì ultimi calcinacci delk c.-0- non hanno ragione di polemizzare; struzione. a éemento del. fasc:i:smo-Sta.to •) del . 3.. Ohe da questa mi~ critica e,sula,. di pro- fasoismo.,.Governo;: potremo, in un piccolo q1..ta- '.· posìto e di fatto, qualunque personalismo in- drò sinottico· e, diremo, grafico, raJ!)presE'n– teeo anche nel senso limitato di far tutt'unà; tarci s-i•ntetica.mente e in rilievo, le opere ·del– cosa delle idee dir0.ttive imperanti •è deHe per- l'indhizzo o attiiviità tattica r,epubblicana nel sone che le rappr~sentano,, dellà 'cui dirittura perioçlo stòrico concJuso. · · · t

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