Pensiero e Volontà - anno I - n. 23 - 1 dicembre 1924

lERO E VOLONT mamento generale, l'armamento di tutti. Guar– darsi bene di cadere nella tra.ppola di un re 4 golamento che interdices;e il posto d'a.rmi a \ oerte classi o a oortì partiti colla scusa 'di di- sarmare i cç>ntro-rivoluzionari. Per quella via i disarmati· finiremmo coll'esser.e noi e la massa dei lavoratori e sii andr1ebbe · tosto alla ·costi- J ' tuzione di speciaJi corpi ~rmati al servizio del partito dominante. Allo- stato attuale degli animi il migliore e forse · il solo modo ·di evi– tar.e, o diminuire, l'uso delle armi e I.e offese · alla libertà; è quello di armare tutti. e mettere ciascuno nella possibilità di difendere, da solo o con l' a.iuto degli amici e· dei vicini, la pro- prria libertà. . E poi procedere subito, e come· si può, alla _,,. - espropriazione dei capitalisti~; O<?CUpazioneda parte dei la,voratori delle fabb!iche, delle terrG, delle navi, delle ferrovie· ed alt.ri mezzi di tr&– .sp_orto; inventaTio cli tutti i generi di. consumo disponibili ed organizzazione della distribuzio- - ne e della ·produzione per mezzo dei sindacati, delle cooperative, delle Camere del Lavoro, d~i gruppi dt volontari e di· ogni specie dj asso– cjazioni esistenti· o che si costituirebbero per i ..bisogni immediati. Runione di assemblee rionali, comunali, in– tercomunali, regionali, nazionaJi, che prende– rebbero le iniziative necessarie, le ~vncordereb– berQ colle iniziative degli aÌtri e le attuerebbe– ro, senza la pretesa •di far la legge per tutti ed imp"orla con la forza ai rih:1-tta,nti. Ri;olta attiva, armata se occorre, contro ogni tentativo di dittatura.'- · Rifiuto di partecipare, come elettori o com.e ,eletti, aid ogni · corpo rappresentativo,_ Oosti– tu~nte o altro, che pretèndesse fare la ·legge -e costituire una forza armata pèi~ farla rispet– tare. Del · rooto, lasciar fare agli altri tutto · ciò che noi non possiamo fare meglio di loro : fortunaitissin1i anzi che vi sia chi se ne iIIca– richi, se si tratta di èose necessarie o utili, e. p.ronti ·a dare quan_do oc<::orra il nostro co~– eorso volontario. Adattamento alle condizionj imposte dalla; natu1~a delle cose e ~dalle n~ee– sità del momento, n1a resistenza ad ogni pre- tesa d'imporsi colla forza:- · Concilianti e transige_nti finchè si può senza -eontravvenire ai principii basilari della nostra– rivoluzione, e cioè che nessuno vi<?li colla forza la libertà altrui, quando essa li6ertà non violi l'eguale libertà degli alt~i, e nessuno abbia i mezzi di obbligare altri a Javor~re per lui ed a lascia,rsi sfruttare. . . Con 'tutto questo faremo l'anarchia~ Allo stato attu.ale delle Jorzé nostre e del li– vello morale della popolazione; probabilmen– te no. ' . Pfobabilmente si metterài capo ancora una volta ad un.a costituzione sociale infetta dal– l' autoritari;srno e da.I privilegio. ~Ia più grande sarà stata- la nostra attività né) perioc_lo rivoluzionario, piiù grandi saran– no Btate le corn.iuiste fatte diretta1nente dal po– polo, più numerose e larghe le realizzazioni at– tuate prima che venga la nuova legge, e meno oppressi va sarà la residua autorità, meno pe– sante il residuo privilegio. E più larga e più facile la via dell'avvenire. ERRIOO lVIALATESTA. . LA LOT'TA CONTRO L'OZIO Una tr.entina d'anni addiefo.·o era molto dif– fuso e popolare, anche tra gli anarohi:~i, un ~ brillante opuscolo del ma.:rxis~.a francese Pao- ✓• lo La:fa,rgue « Il diritto all'ozio». Cr.edo che la prima, e.dizipne italiana si sia pub~_llicata proprio a cura di un giocnale anarchico. Quello scritto, pieno di vivacità sarca,stica e paradoStSiaLe, non eira in fondo che 11.t.'13. rea– z1io1IJJe giustilièata a.1 filisteismo 1borgihese. che, &fruttando l1affermazione, dieù. « diritto1 ail la– voro » .de-gli ope1rai aff.amati · dalla dis•)ooopa,- zione,, sì dava l'aria di fare, una gran :eone.es T' sione. liberale e, demooratica · rioonosoond.o, agJi operai il diritto di la.v·oca:ve, nia riserbando p,er sè que.Uo di sfruttarne il lavoro'. Vi ,soo. stati però di qUJelli ,che han. preso" troppo alla, 1etteira _Le affermaizioni iperboliche d€1 Lafargue, sp,e.ciaùmente; cullati, dàU'illu sione, di origine, mairxi,sta , ma oomune a tutt~ le -oouolè ;dell soci~isrrro com-presa l 'aparchi.0~ che ila ge.nera1e applioaz.i.one dei sistemi e pro g,re.ssi industriali aivrrèrblhe, aumentata al massi mo la prodJU1Zione . ridotta--_.quindi a.l minimo la ne.ce.ssità di lavocare. Gli studli. ,e le ,esperienz:e ·poste,tj.ori l,an ri ·oondotto ~ igi,UJSti I.imiti quel1e, prime affer– mazioni esagera te; e, com.e. s•e ciò non basta'$:– ~' è :venuta poi la grueirra mondiale. a sfron– dare ,le tUtltime_- illusioni, dist:rrugigendo _anche quielle ris8!I"Ve <li riooheiz.za su OUii. prima si po– teva ragionevolmente ·contwe p€JI" la rivaluzio-

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=