Pensiero e Volontà - anno I - n. 23 - 1 dicembre 1924

. ) t PENSIERO E VOLONTA m.e,z.zo1sciie-nti·fico ,e, sicuro di lavorare, 1,a, te,rra,, sa tra,tta a.nohe: di . trovare- una fotrma di o,r– _a·aniz,za,z.ione dti la,varoi e di ooanllhio deii pro– dot1ti ,che. po1s,sa, co1ncri.lia.r,e la, massi1na l11bie-rt~• .. (il ,contadino· più è libeJ."O, più produce) colle neoes,siità indleQ~o,ga:bil.i ed immaneinfo, del pane quotidiano. , Sairi\ ,ciò ohe studie,rein10 nel pro1s,simo nu- CAR.,LiOMOLtASCHI. . : . . . . . . . . . . . . . . B d '-i tirwnni spezzeran la fronte . Di chi conibatte libero pel V ero, :Jf a :non è forza sotto il Sol potente Contro 11111, pensier·o. Da Diva N aii1,ra. ALFREDD BACCELLI COSTITUENTE' E L'ottimo qu indicina,le con1unista anarchico Le Reve'l'.l - Il Risvegl'io, che da. veintiqua.ttro anni il c01npagno Luigi Bertoni pu}?blica. in Sviizera (Genève, Rue del Sa.voises, 6) in ita– liano ed in francese, tra.duce le osservazioni ch'io feci nel n. 20 di questa. Rivista soprç1,una possibile Costituente, e' vi aggiunge una nota in cui richia.1na l'attenzione cc sopra una q~e– stione sussidiaria. suggerita dalla pit1 dolorosa esperienza : C' ome impedire che 1 a nostra Oppo– sizione alla Costituente apra la V'ia alla ditta.- tura? ». . La questione è infatti in1portante ed urgente, poichè i tempi maturano rapidan1ente e noi potr,en11no da un momento all'altro trova.rei dì fronte ad una situazione che non ci permetta pìt1 di dis,cutere e ci obblighi ad una. rapida , azione, alla quale dovren11no essere già spiTi- - tualm-ente pre parati. Perciò invit.o a mia volta i oompagni a svisoora. re l'argomento da tutti' i diversi punti di vista, ,ed intanto dò qui il mio contributo ~lla discussione. * * * Tra Costituente e Dittatura non vi è diffe– renza. essenziale ..·L'una e l'altra. sono dei poteri che ass.ommano, o cercano di assomm~re, nelle loro mani tutte le forre sociali,· per imporre alla collettività le proprie idee e sopra,tutto i proprii interessi. Esse, nelle loro forme moder~e più O meno rivoluzionàrie, ag.iscono in' nome del « popolo sovrano » o 1ri- nome de_l « 'prole– taria,_to cosciente ed evoluto »; . ma in realtà sono sempre piccole minoranze che soff(?Ca,no ogni· libera iniziativa, ed impongono al « po.:. . polo », o àl ,,< pirole.tariato », cioè a tutti, e· specialmente ai lavora.tori, il dòminio di una ·casta o di un partito, quando non sia quello ' . . di una o di poche persone. eca Però una differenza vi è: è semplice- diffe- , • renza di gradi e di 1nodi, 1na-tutt'altro che tra– scurabile,· poichè nella vita e nella storia tutto è in fondo questione di gradi e di modi. La Dittatura è lo scopo raggiunto. E' il pic– colo gruppo che è riuscito a costituire un orga– nis1no milit-are e burocratico, e don1ina per suo mezzo, pronto sempre a stroncare colla forza brut~le ogni tentativo di resistenza. La Costituente è ancora la lotta tra i partiti per conquista.re il predominio, per imporre di fa.tto, se non di di'ritto, la propria dittatura. La Dittatura è la cappa di piombo: è la sop– pressione aperta, sfacciata di ogni libertà, con– tro della, quale non v'è altra resistenza poss·i– bile eh~ la cospirazione e la ri_volta armata. La Costituente a causa del contrasto e- detla lotta tra i partiti ha b~sogno, fino a che uno dei partiti non sia riuscito a.d imporsi, .di f~r appello al consenso della maggioranza, di te– ner conto delle correnti d'opinione che si agì– tano nellç1,massa popolare, e lascia perciò aper– ti degli spiragli alla libertà. Quindi se davvero non vi {osse altro mezzo d'uscita che la Dittatura o la Costituente noi ' - non potremmo che preferirè la Oostitue11te. Pç1,rlo, s'intende, di una Costituente che si riu– nisse durante o dopo un'insurrezione contro i poteri costituiti; poichè una C0&titueinte oon– vocata in regime monarchico per decidere sulla riforma della costituzione, sarebbe una comme– dia che potr,ebbe interessare. solo 1 repubbli- . cani ... di Sua Maestà. Ma- fortunatamente vi è non altro mezzo, nostro, che è l'azione diretta del\e mas-s~ . Noi dobbiamo fa1·e., ed indurre le masse a, fare, senz~ aspettare che .vengano gli ordini da un potere e d-a un centro qualsiasi. Prfma ai tutto, propugnare ed attuare l'~r~ · ' .

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