Pensiero e Volontà - anno I - n. 21 - 1 novembre 1924

PENSIERJO E VOLONTA La cri1Si politica italiana ci seµibra abbia assunto uno sviluppo assai più estraparla– mentare e quasi diremmo antiparlamentare, che parÌamentare e costituzionale. Di qui la sua importanza. 1\1:a -questa importanza non . deriva affatto dai progrmmi anodini dei vari gruppi di deputati che sì son trovati _d'~ccor– do in un mo.to spontaneo e risoluto d1 fierez– za a si:Llva,guardia della propri a dignità m~– rale; i risultati di questo gesto, ~he _forse d1~ venterà storico\ sono e saranno 1nd1pendent1 · dalle decisioni formali di coloro che lo fece– ro·· dalle- loro intenzioni, dai lirniti che essi vo.~·rann 0 tracciargli. Un atto della loro vo.. lontà ha segnato· l'inizio d1 un prooessQ, _,. · senza di che un' altro se ne sarebbe avuto, ;rp.a con dìvers'i sviluppi, - ma ormai il processo segue il suo corso quasi ·per forza di cose, spin– to dal suo stesso p~so, come un masso dal vertice del monte S'pinto pel declivio d·a. una mano .che non potrebbe più trattenerlo. Ecco perchè appare ·sovranamente ridicola, la mossa dei politicanti comunisti, i qualì propongono ai deputati d 1 opposizione- di dar– si l'atteggiamento teatrale di inziatori di ri- voluzione, con la ripetizioJJ.e o quasi ·del ge– 'sto del 'rerzo Stato francese del 1789. Ciò, anche se per un ista,nte sì di111entica eh~ si tratta di un ·semplice gioco d'abilità, 'di una meschina m.anovra di corridoio, di una poli– tica di dispetto e di concorrenza contro N.ar – titi rivali, di un trucco di bottegai per «fre-. gare » la bottega di fianco e · quella di rim:– petto. E 'vogliamo ancora non cr_edere che s1 t~'atti di peggio: •di un puerile -e formale .pretesto di. attuare una decisione· già presa da un pezzo quella di ritornare a qualunque co- • ' . . sto a Montecitorio, rendendQ al fascismo un altro magnifico servigio,· sia per ~oddisfar~ . lo smanioso prurito del proprio · cretinismo parlamentare, si~ ·per ubbidire coscie11:t_e~en~ te o inc.oscienten1ente ad ordini mercan~gg 1 1at1 - fra i governi di Roma e di 1\1:osca, _,. cp~ne I • molti sospettano.· ~1 ~ Fra pochi giorni sapremo che· cosa pensare in ·propo•stto. Ma. intanto, augurandoci che lo. sconcio di tanta bassezza morale e politica - sia evitato, noi trQviamo -ridicola la m~ssa dei coll}unisti, anch~ ~ se -.fatt~ seriamenle e senza .secondi fini recem:diti. ·V e la, figwrate · V~i. l~ serietà 1 d'~ movirnento, che fa ap~ello~ :agi'i. avver 1 sari, a-gli antifascisti monarchj~i ~ borghesi, perchè fi aiutino a fare , il contra ...· r~o di qµel eh~ quèsti vògliono, e il colto e l'inclita venti giorni prima dell'i– nizio delle sue operazioni? Del resto la storia, mentre non permette ri– petizioni puerili, avverte dell'inutilità e del– l'iqiluenza retriva dei pa.rlaìnenti, anche di quelli a scartamento ridotto. Non sappiamo se, con o senza i comunisti, le opposizioni parlamentari. giungeranno __, chè potev~no giungervi anche sen~a l'invito dei comunisti - a costituÌJ'.Si in assemblea separata. Ma se questo fosse, a parte la que .. stione di dignità morale superata,. di fronte a.ll 'avvenire il parlamento minore sarebbe al .. trettanto impotente di quellQ maggiore. For– se esso potrebbe dare qualche soddisf azi.ont:=– politica, ·aprire una .via di successò ai deino– c1atici borghesi, ai popolari clericali o, tut- : t'al- più, ai· socialisti• riformisti. Ma non di ~ là partirebbe, medesimamente, la parola d'or~ _· din~ della liberazionè proletaria e popolarè. · · E' dubbio che lo stesso fascismo possa esser– ne scosso. Occorre altro! Per la sola opposizione; ço– munque tenuta ·desta,. della minoranza par- · lamentare la situazione resterà· ,eternamenté nnmutata o potrà cambiare in peggio, sia pér -. l'a,dattam,ento in cui può adagiarsi ognor pìl) · il popolo chB non riesce a vedere una via di uscita, .sia per circostanze fortuite che pos .., sono contribuire a deviare la tensione pub- ·· blica. · Le vicende del processo Matteotti,_ ~er · esempio, non eccitano· più l'attenzione e gfi. sdegni, come due _mesi fa; ed· un senso di ~cet– tjcismo sempre più profondo· sì .Tia diffon– dendo àulÌa giustizia della « Giustizia ». P'altra parte altre preocçupazioni vive d'al– tro genere si vanno destando tra il po,polo. (. L'inverno che si avvicina prèa.nnunzia gior-– ni neri, per le classi lavoratrici. La fame bat- . ~ \ ', te alle 'porte con ,tutto il suo trist~ corteggfo>1 di dolori e di minacce; ed· il popolo non a-,. vrà più troppa pazienza d' ~sp.etta.re che là "~. _situazione matur.i' attra~erso l'asten8ivne,. pu-– ra e sémp.lice dalle sedute. parramentari dei . de:putati di Qp,posjzione. Non solo; ma le stel!!l– se- polemiche di stampa a base p;a:rlanienta:r~ lo interessano sempre meno. E oisogna ev1Kb– _re il pericolo che da tl!1tto ciò derivi la stan~· chezza, lo scoraggiamento o tutt'al più qual- • ·che scatto improvviso e caotico che offra a.ì– la claBse dominante il dè~tro di soff<Seare nel sang-ue ogni ulteriore spera'n~a. Oécotre che tutto SI popolo risollevi lo spi• rito, che nelle masse operaie di città e di campa,gna r1nasea Ta fiducia Ì·n se s~e::;se,

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