Pensiero e Volontà - anno I - n. 21 - 1 novembre 1924

·- ·' ·" I , l l PENSIERO 'E VOL 1 0NTA I L'unione dei comuni nella regio-ne- e nella nazione non ha carattere di potere politico, ma ha il semplice carattere di coordiname;nto e• di unione di attività e di ;mezzi per le gran– di imprese di utilità generale, per .lo scambio . regolar~ .dei prodotti, per la difesa contro le sventure., per la solidarietà. Lo Stato non. esiste, come non esiste alcun potere cent:rale; esiste sola.mente la funzione tecni'ca ed amministrativa che regola, in quall– to è .. possibile, la produzione e la distribuzio– ne d~i. pr~dotti, e questa funzione pa.r-te dal– l'indivfduo, ·ed attraverso l'associazione ed il comune, arriva all'unione regionale e nazio– nale · che è la federa.zione. Questa funzione tecnica ed amministrativa non può essere nè può diventare una· nuova burocrazìa perchè è subordinata'. alla volontà popolare che si e– sprime nelle associazioni e 'nei comuni, e per– chè. non è -investita da alcun potere e non ha n1ezzì armati per sopraffare. Le supreme leggi della vita sono: libertà, giustizia,, solida.rietà. La difesa della libertà è affidata al popolo-; la forza armata non dipende da alcun potere, 1na è nel popolo. Non esiste una funzione mi– litare, ma ognuno · è legato dall'impegno dj difendere la Ùbertà degli individl!,i, delle as– sociazioni, dei comu:Q.i e della federazione con– tro i nemici che, dall'interno e dall'esterno, -tentassero di violarla. Non esiste diritto penale, esiste solamente j 1 . diritto sociale di difesa ·contro chi, per qual– siasi ragione, viola ,il· diritto e la _libertà al– trui, turbando coi suoi atti anormali la tran– quillità e la pace degli individui, delle asso– ciazioni O delle famiglie; diritto difensivo, dunque, e non punitivo. La formula della vita economica è la se– guente: ciascuno deve dare al bene comune tutto quello che può, e prendere tutto quello che gli abbisogna. . ' · . La fo-r.mula della. vita morale è la seguen-' te: fi..gli tutti dell_a gran madre natur~, gli uomini debbono armonizzarsi nella virtù del, 1' amore; uno per tutti, tutti per uno. La formula· della. ~ita _sociale. è· la seguen– te: · la libertà è il bene supremo·· della vita e fa, sua strada è l'unica che possa· condurre I : l'uomo verso i più alti destini .. · Sol<;> freno, che è anche sublimazione, è p.el - 1~ massima: la Ìibertà dì un individuo çessa ·· laddove incomincia quel.la di un altro~· · I . Abbiamo riassunto. per son,.mi capi il ·vasto pensiero d.ei classici dell'anarchismo, e l' ab– biamo· ·armonizzato 1n uno s·chema un1cÒ per . dare un'idea precisa e .sintetica di .ciò che vuole Fa,narchia. · Più che letterà dell'idea. ne abbiamo valorizz~to lq spirit?. Nelle' linee sur:r:iportate ~i fonde il mutua- lismo di Proudhom, il collettivismo di B.fl .": · - kounine, il comunismç> di. Kro,po-tkine, l'int:li– vidualismo di Tucker. L'anarchismo d'oggi, s-eguendo le idee di Malatesta e di Fab~ri, in via di massima, non è che la continuazione di quello più_ sopra sintetizzato: I dettagli non contano: ~iò che conta è l'i– dea madre. I det~a~.li possono mutare a s~– conda delle esigenz·~,- 1 posa.ono essere rivedutì ~ ~ . .,J ... • • ,· ed a,ggiornati dal 'grado. raggiunto dall'evolu- zione umana in c~:Q.t,i~ua;· ·~cesa, possqnp · es– ser,e: corrette per necessità tattiche o realizza– trici. Ciò che non muta è il p_ri11cipio e lo spirito informator-e dell'i9-ea. · Tenendo p-resente questo spirito informatore dell'idea, dobbiamo esprimere quale dovrebbe– ro essere, nell'attuale crisi che toi:-menta l'I– talia, l' atteggia14ento ·e l'azione non solo ~e– gli anarchici, rtja di tutti coloro che al d_i~ub, ri· ed al disopra ·degli intrighi politici· è ~-~e.i bassi interessi, intendono realizzare un regi- me di libertà e di giu•stizia. - , I *** . Secondo noi~ la crisi. italiana è crisi str,ettamente nazionale eh.e' non· ha alcun rapporto · col i:esto della · vita pofitica eu– rope-a. Nel J921-22, all'i~izio dell'offensiva fa– scis~a, si pensò che gli_ avvenimenti italiani fossero strettamente legati ad un movimento I reazionario europeo. I11fatti in quei tempi, i:p parecchi Stati d'Europa, le .correnti reazio– narie tentarono la riscossa; ma il tentativo · non ebbe alcun successo. Le scoufitte dei nru– zionalisti te.deschi e francesi, le vittorie dei laborist'i . in Inghilterra e dei partiti·· spciai– listi in alcuni stati nordici.; ·han • dimustra.to che l'Europ,a non intende rito-rnare all'antico .regime,. ma intende prooodete. sulle vie de-1pro- · gre·sso · sociale. Sulo · in ·Ispagna ed in Italia la reazione ebbe il sopravventò, •' rendendo pOS,– sibile la presa di possesso del potere a partiti \ e a indivìdui (pt>liticanti di professione questi }Iltimi) nemici deHa causa popolare .. V.i -è· an– ,che· il caso ~lella -Russia, ma si tratta di un caso che non h<L alcun rapporto colla .situa– z.ione i talìa:n,a e sul q,uale si potrebbero scri– vere ·speciali considerazioni clte· qui omettia- · ·, ·mo esula-lido· esse d~llò, · s-cop·o·deil ·nostro stu- • ,· dio. Solo per la -ohiàrezza de,l -nostro· pensie~ '·. , I ro <licia.mo éhe la volontà del Fopolo russo er~. , quella di conquistare, attraverso la. sua 1·ivo- I

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