Pensiero e Volontà - anno I - n. 13 - 1 luglio 1924

I . I .. " 4 dovuto pensare a sè se voleV'.a sopravvive.re e non essere schiacèìato 1 E non potrebbe esso~ allo stato attu~le della moralità puhhlica, s1 gnificare lo sfruttamento dei buoni e de.i ~<fo licatì da parte dei malvagi e dei seiiza · scru– pol.i 1 E'-.anche supposto ·che la gente lo vo- lesse, come applicarlo,. allo ·stato delle cose, su larga scala, in tutto il mondo o anche in una sola nazione, senza produrre un 'mo- , . struoso accentraniento ed affidarsi ad .una ' ' innumere burocrazia, necessariamente incom- petente ed 0,ppressiva 1 Da tutto il detto; e da tanto di' più che si potrebbe dire, io conchi udo, (e così in .gene- rale hanno se1npre conchiuso i veri anarchici) che non bisogna considerale i desiderii e le LIBERTÀ ·.. Con ·l'anarchismo è sorto ·per la prima vol- ~ta · nella storia un movimento che è ,riuscito criticamente 'a stabilire che è utopistico il conquistare il ·potere allo scopo di ereate una, società libera, e che la sostituzione di ùno Stato· allo S~ato si riduce necessariamente· sempre· ad un puro cambiamento della forma ' 1· di ·schiavitù economica della maggioral '1.za a profitto dÌ una minoranza privilegiata. Tali conclusioni __ sembrerebbero 1 dover 'portare gli spiriti o_ad. una azione di individualisn10 egotista o ad uno sconsòlan,te scetticismo cir- ·ca. il val.ore di rinnovamento di ogni moto ri– voluzionario. Perchè l'anarchismo non cade nè nell'uno ·nè nell'altro errore 1 Coloro che, non con1prendendo il senso concreto ed originale della libertà anarchica laneiano c'ontro df noi l'anatema quali reprobi ribelli negatori del- 1 la Società' e della Storia, ~ indulgendo alla n0stra buona fede·· ci elargiscono un compas– sionevole ·sorriso (o ignoranza, che so:t:ridi di te stessa !) dovrebbero ben::meditane su I questo fatto. Donde traggòno la loro forza morale gli a1:1archici 1- Donde il 'loro .entusiastico per– severàre in \lila lotta che gli eventi e gli uo- , mini vorrebbérb dimostrare impari, inç1,degua– t~ · e inefficace 1 Ohe cosa afferma la nost.rà fe– de perseverante riella lib_ertà 1 Ohe cosa è que– sta libertà ~narchica che ~on è la libertài del tir;artno e. del despota e, ·non è la libertà cli aléun Stato 1 Perchè diciamo che la libertà anirchica è extrBJstàtale 1 La frase abusata « la Iiber- aspirazioni come dogmi invariabili, fuori dei quali non vi è salvezza. 11 comunismo è il nostro ideale. Siamo comunisti perchè il comunismo ·ci pare ·il modo migliore di co·nvivenza sociale, in cui può realizzarsi completamente l'amore ' tra gli uomini, e nello stesso tempo rendere· più produttivo lo sfoi:zo umano nella conqui– sta· dei .beni naturali. E perciò dobbiamo, pre– dicar lo e, ~ppena' le circostanze ce lo pet·met– terann:o, applicarlo come esempio e come espe– rimento in. tutti quei luoghi,' ed in tutti quei rami dell'attività in cui ci sarà posibile. E per il resto fida.re nella libertà, che rimane sempre lo scopo ed il mezzo di ogni. p-rogres– so umano. ERRIOO MALATEStA. E· STAT·O tà nello Stato » non ·ha per noi ·alcun senso- Iiberta.rio. Esaminando tutte le for– me di rapporti che in uno Stato· sono • I , detti « liberi », noi vediamo che in realtà es-. si significano modi cònformi, cioè non con– trad'ditor ... ~ con alcuni rapporti posti alla ba– se dello Stato e che ne costituiscono ·i fonda– menti. Si noti la st1·ettissima connesione tra i fondamenti di un.o Stato e le 1dee ·primitive. di un sistema. (Ed i~ _realtà uno Stato non è che un particolare sistema). Ciò che non è conforme~ 1 cioè che- è contraddittorio, 'è_detto « .licenza ».' Ogni Stato ·si presenta ,quindi c.o– me disgiuntivo ed esclusivista ris·petto ad ogni altra forni.a. di Stato. Alcuni concepiscon<!' l,lilO Stato, il "loro Stato, come l'unico Stato, lo St(litot 'per eccellenza, il f~p.damento della_ Giustizia e della Libertà .: costoro sono i dog• matici di una 1 detèrminata for~a statale. Tut- • • I to ciò' che non è conformé al •loro unico Stato tipo è eresia ~d eTrore. Altri n·on ·,ered?no al– lo Stato unico ve1:o, ma concepiscono l'eqµiva– lenza delle fo~me statali. Ma _anche costoro credono che « s-toricamente » . possa essere •. « attuale » una sola f0rma statale. A seconda del ·imodo del passaggio da uno _all'a.ltro tipo di Stato si distin.guono in riformisti e rivo– luzi9nari. Queste tre categorie di politiéi han– no. però sempre_ comune la c:redenza nella' at– tualità unica ed esclusiva di « uno » Stato. Per coloro che credono in unò Stato esiste tu1.a sola. libertà, pe1· coloro -che · credo~o · alla equiv3!lenza degli St,ati es_istono _molte e(;}uiv

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