Pensiero e Volontà - anno I - n. 9 - 1 maggio 1924

I .. • I ' I . 8 PENSIERO E VOLONTA • proiblema di distrib~.ion.e in quanto è lo sipet,-– tacolo della miseria dei lavoratocr:-idi ·fronte, al.: l'agia~,ez_za_ed al lussç>dei para,ssiti e la rivoJt~ morale oontro la patente1 ingius.tizaa socia,1~.che . hanno spinto i soffei'·enti e tutti gli uomini di cuore à ricercare ed immaginare d:ei modi mi– gliori di conviv,enz,a, socia1e. Ma, la r:ealiz,z,a– zione del socia.lisn10 .-· sia esiso anarohico -Q autòrita.rioi, mutualista, o individualista,, eco. - è eminentemente problema di produzi'ooo. Quando la ro'ha norn.o',è, è vanoi ce,rcatr.e, il mi- . . . .glio)l"modo di distribuirla, e -se, ,a li uomini sono ,O . ridotti a cont.einde!I'si il toz,zo1di pane, i s:enti- :rnieintidi amore -e dì fratellanza si trovano, a.n gran pericoJo di ,cedere il p-aiSsoalla lotta bru- tale pe.r la viha. ·· . Oggi fortunatam,ente i meiZ,zi di p'roduzione abbondano. La me,ccaniea, la chimica, l'agra.– ria., ecc._hann9 oentuplica,ta la port.enza p·rodut– tiva del lGLvoroumano. Ma 'bisogna lavorare, e per lavora.re , utilmente hiso,gna saperr,e: sapere come si de.ve ~avorare e come si può· e-coD;omica– me.nte or.ganizza;re il lavoro. Se gli anarchici vogliono agire e.ffica.ce~ ente fra la ,conoorré,nza dei diversi partiti brsoigna · che- si approfondiscano, cia,;seiunonel ramo in cui si sente più ad.atto, ne.Uo studio -di tutti 1 problemi t,eorici .e, pratici deJ la:voro. ut,ile. * * * Ancora. Noi non siamo più in te-Ìnpi .ed in ·' paesi in cui bastava, ad una famiglia un pe,zzo di ·terra, una vangfl,, un pugno di semi, una vacca ed un po' di gialline perr vive1r,e soddi– ,s.fatta. Oggi. i bisogni si sono .·molt1iplioati e · complicati in modo ,enorme. La ineguale, distri– buzione. naturale delle, materie, prime oibbliga ogni ,agglom,erazione di uomini ad avere irap– porti -internazionali. La st :e.s.sa, d,ensità della popolazione r•~nde, noo.chè miserabile, assolu– ta.mente. _impossibile,. la vita dell'eremita, se foooéro moltj ad avere di· quéi gusti. · N9,i abbiamOI bis,oignodi rioe,vere i prodotti di tutto il globo,' n~ vogliamo la scuola; la fer– rovia~ la po~ta, il telegrafo, il te-atro, ,la pub– b1ioa igiene, il libro, il gioo: -na.J.ie , oei. ecc. Tut-to questo, chè è il frutto della ,civiltà, lblene o male funziona :· funziona a vantaggio {principalmen~~ .delle ·_classi privile-gia~, ma fynziolla; ed i benedìzii possono con relativa facilit,à 1 ésserle·,e.stesi a tu~ti. quando fosse abo– lito il monopolio della riOOlhez:z,a ,e del poter.e. · ~ Vogliamo noi qistruggedo? O siamo in ·grado di organizza,rlo subito in tjlodo migliore? - . L,a vita sociale,, spe-ciaJ.mente la vita eeo,no- m~oa, non· ammette inté.rruzione. Bi-sògna man– giar.e ogni gi-0['no; b~sogpa ogni giorno adim,e.n– ta~e i fanciulli, i m.aJ.ati, gl'impotent(; e vi sai– r,ehb+eanche chi dopo av,e~ fatto le sohioippet– tate durante, la g 1 io :r-iia.ta , v ocrebibe la s·e!raan– dare al cineu1a,. J!e,r provved,eire a qutèsti 'roso– ~ µI_f prorogabili ~ lasciamo staJ:e il cinema - vi è tutta una un'o;r .ganiz:Zaz.ione 'comnier~ cialei, che compie male, ma in quaJ.chè m.odo compie la sua, funzione.- Bisogna evide,nte• .ment.e utilizzarla, togileudore -quanto, pi~ è possiibi.Ledel suo oaratter,e s"fr·uttatoTe ed acca– pàrratore. E' tempo di finirla oon quella re,ttorioa - poi,ohè non ,si t•ratt,a che cli rettorica - , che voleva 09mpendiare tutto il programma anaiì:", chico nel famoso, I« demòiliamo )). · D·emoliamo sì, 01 ieierchiamo di. demolire, ogni. tirannia, ogni privilegio. Rioordiamooi, però, che governo ,e ca,pitaHsmo so,no· sola– m,ente delle supe,rstrutture• ,che -tendono a r:e– stri11igere i benefizi d:ella civiltà ad un piccolo numeTo d'individ .. -i :e ohe per abolirli .non occorre, rinunziare, ,a. nessunoi del port~ti d.el – l'ingiegno e del lavoro umano. E q1µI1di è ben ·· più quellq· ,che ibiso:gna, .conse!r'Va,r-e di quello ,che bisogna distruggere. . · _ In quanto a noii. non doibibiiamo ,distrugge.re se 1ton -quello che pòssiamo_ sostituire oon oosa migliO(re. Ed int·anto lavorare in tutti i rami per migliorarci e migliorare: rifiutandoci s.'iin– tende ad accettarle ed e·ser~-itare qualunque funzione ooercitiva. * * * IIÒ g,ettato giù ,qualche osse.rvazione. Altre ne farò. quando c.a,piterà l'occasione. '~ compagni le tengano, neil co,nto ohe eire– dono, e• se· pare loro, che ne, valga la pena, ne facciano argome!ntò di discussione. . 1\fa iperrèarità, non aspet,tino .da· noi la for– mula ma.gioa,. Noi· nori siamo e non VQg!liamo pare,re ooi )pailri eterni. ERRICO MAL_t\TEST~ ' . 'Quan_dopensiamo. come tutta la nostra vita aipenda da ·_certénarol~, · rh:e a forza di venir TiPetute, diventano le .nos~re opinioni, dobbia– mo davvero meravigliarci del poc0 c-ontoin cui le tenemmo sinora. ( . ..

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