Pègaso - anno V - n. 6 - giugno 1933

eie quando non c'era la « mamma », quel disgraziato guardava nel vuoto finché non scoppiava in singhiozzi : la sua rego– lare crisi di pianto che non faceva p i ù nessuna impressione. L a m a – dre del fiosso s'avvicinava ad asciugargli gli occhi, con quel che aveva in mano, fosse anche un sudicio bavaglio, e poi rimproverava a suo modo : — Andemo, via, no ve v e r g o g n é a pianzar fresc'omo che si ancora? A cinquantotto ani? De cossa ve lagné, sentimo? F i n – ché quei de la Giustizia ve passa da magnar (gli « alimenti » ) no ghe n'avé a bastanza? — Parlava piano perché non udisse la M a l – gari. L a Malgari non voleva che si accennasse a questi « alimenti » ch'erano la vergogna e la necessità del fallito. L ' A n d r e a n a non si stupiva che l'ospedale le avesse ridato i n – dietro il marito in quello stato, né che i l suo Nondo fosse « gua– rito » così, perché ammetteva che questa è la sorte di coloro che r i – mangono sotto. E d ecco la M à l g a r i era venuta in aiuto offrendo l'o– spitalità dei chioggiotti e i chioggiotti avevan dato una stanza nella sudicia catapecchia che mancava solo del comignolo a dado o a tridente e del solenne càntero alla finestra con entro una pianta d'erba odorosa. I n questa piccola stanza l'Andreatta aveva portato i l suo letto, due sedie, una cassa, la seggetta, una sputacchiera, una immagine sacra, e il quadretto della Madonna di Chioggia : perché la donna aveva tutto perduto, ma i l quadretto del Refugium Pec- catorum era riuscita a salvarlo senza fatica e ne rendeva grazie ai suoi giudici. ' . O r a si sentiva povera e sola, ma le pareva d'essere a Chioggia e i pescatori chioggiotti, che rifacevano Chioggia come potevano, la distraevano dal pensiero della miseria o dall'altro pensiero p i ù tor– mentoso del pescivendolo che accetta l ' o s p i t a l i t à dei sottoposti m a – iali di mare. Nondo, a tratti, si alzava i capelli dalla parte della cicatrice come se volesse mostrare i l marchio della sua sconfitta e la moglie avrebbe voluto sgridarlo: « G i ù con le mani » , irritata da un gesto incosciente; poi rivedeva quei poveri capelli viscidi di melma e sangue e il sangue uscire da quella striscia rossa della cica– trice e la cicatrice allungarsi in una vasta lacerazione al cuoio ca– pelluto : e chiamava in soccorso la M à l g a r i o un'altra donna o lo stesso Zennaro che le raccontassero ancora di Chioggia o di quella antica supplica al papa, in carta bollata da cinque lire, per sciogliere un matrimonio inammissibile dato che lui era genuino e lei era già stata adoperata. U n a sera parlavano della pescheria di Chioggia e nessuno ba– dava a Nondo che dava segno, per la prima volta, d'intelligenza e

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