Pègaso - anno V - n. 3 - marzo 1933

2 8 8 G . Stuparich - I l ritorno del padre se dal candelliere, dove l'aveva posata, la sigaretta ancora ac– cesa. L a candela ardeva t r a n q u i l l a . Portando la sigaretta cautamente alle labbra, sfiorò col polso i capelli del fanciullo. Q u a l e strano peso, quella testina sopra i l suo petto! Strano, eppur così quieto! N e g l i occhi aperti del padre passavano le luci di n u o v i sentimenti, che davano alla sua faccia un'espressione di dolo– rante b o n t à . E r a n o stati sotto, i n fondo al suo cuore quei sen– timenti, repressi e soffocati da altre passioni : ora tornavano a galla, richiamati da quel dolce e v i v o peso, che scendeva den– tro i l suo petto come un'àncora nelle acque riposate e limpide d'un porto in calma. G I A N I S T U P A R I C H .

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